Nel corso della giornata di ieri personale della Squadra Mobile di Bologna ha eseguito cinque ordinanze cautelari emesse dal gip presso il Tribunale di Bologna nei confronti di altrettante persone resesi responsabili di spaccio di droga.

Destinatari della misura restrittiva richiesta dalla Procura di Bologna sono G.S.B., di anni 38, S.C., di anni 31, Z.A., di anni 32, B.M., di anni 46 e N.I.C., cittadino rumeno, di anni 39 nei confronti dei quali il GIP – dr.ssa Zavaglia – su richiesta del sostituto procuratore dr. Roberto Ceroni ha disposto gli arresti domiciliari.

L’esecuzione dei provvedimenti restrittivi nasce da un’altra indagine condotta dalla Polizia di Stato che nel mese di gennaio ha eseguito analogo provvedimento restrittivo, nei confronti di quattro persone tra le quali i gestori di un noto ristorante del centro di Bologna: il “Sottosopra” che di giorno era normalmente frequentato e la sera diventava il punto di attrazione ove venivano organizzate feste e serate goliardiche.

Nel corso della prima fase dell’indagine numerose sono state le occasioni in cui é stato possibile documentare le cessioni e consegne dell’illecito materiale ed altrettante quelle in cui e’ stato documentato come il locale fosse diventato un vero e proprio luogo ove si distribuisse e consumasse la droga a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Parallelamente gli investigatori della Squadra Mobile hanno avviato un filone di indagine finalizzato ad individuare coloro che rifornivano di droga il sopra indicato locale arrivando a scoprire uno scenario molto più diradato e capillare di veicolazione dello stupefacente.

Il focus investigativo é stato sin da subito indirizzato nei confronti di Z.A., il quale era subentrato nell’attività di rifornitura della droga al locale dopo che era stato arrestato il precedente fornitore.

Sempre sul fronte del reperimento dello stupefacente da parte di Z.A. emergeva la figura di un altro italiano, addetto alla ristorazione in un esercizio commerciale sito all’interno del cosiddetto “Mercato delle erbe”, ossia S.G..

Durante gli incessanti servizi effettuati a riscontro di quanto emerso nel corso delle attività di intercettazione delle utenze in uso agli indagati, Savino Gallucci è stato arrestato dopo aver ceduto ad un acquirente circa 5 grammi di cocaina.

Quest’ultimo, oltre a Z.A. aveva come suo principale acquirente un altro degli arrestati: M.B. il quale per alimentare la sua catena di distribuzione si rivolgeva indifferentemente sia al G.S.B. che a N.I.C..

L’arresto di G.S.B. faceva mancare una figura fondamentale della catena di distribuzione dello stupefacente, tant’è che di lì a poco tempo emergeva un’altra persona: S.C. il quale, pur avendo anche canali di distribuzione autonomi, subentrava al primo nella fornitura della droga allo Z.A..

Il blitz scattato ieri mattina, che è la conclusione di una indagine condotta dagli uomini e dalle donne della Squadra Mobile di Bologna, durata pochi mesi, ha consentito di disarticolare vari filoni di distribuzione della cocaina sul mercato bolognese.