Pensava di espletare una mera formalità congedandosi dai Carabinieri con estrema tranquillità dopo aver denunciato che ignoti le avevano intestato fittiziamente la targa di un ciclomotore (circostanza che aveva scoperto per caso avendo ricevute due multe salate quale proprietaria del ciclomotore), invece successivamente si è ritrovata a essere “attenzionata” dai carabinieri della stazione di Montecchio Emilia che hanno scoperto che la stessa risultava proprietaria anche di altri due ciclomotori entrambi circolanti, come il primo, in provincia di Napoli.

Nel giro di qualche mese una casalinga 25enne residente a Montecchio Emilia, si è ritrovata da vittima dell’intestazione fittizia a indagata per simulazione di reato in quanto i fatti cosi come da lei esposti in denuncia non sono risultati corrispondere al vero: circostanza questa che ha visto la donna essere denunciata alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia per simulazione di reato.

I carabinieri hanno poi scoperto che la donna aveva simulato la denuncia per evitare di pagare le contravvenzioni in quanto, come accertato e ampiamente documentato dai carabinieri, la 25enne, probabilmente dietro compenso, si era resa disponibile, d’accordo con gli utilizzatori, a intestarsi i tre ciclomotori (in uso a tre differenti giovani napoletani) per far risparmiare a questi i premi dell’assicurazione molto più alti nel napoletano rispetto alla provincia di Reggio Emilia. Il torno acconto per le parti? Per gli utilizzatori il forte risparmio sul pagamento del premio molto più caro (anche di oltre il 100%) per la donna il probabile compenso in danaro ricevuto per la “cortesia”.