Si chiude con un bonifico da 22 mila euro a favore del Caritas Baby Hospital e dell’Hogar Nino Dios di Betlemme, l’edizione 2017 della Partita della Stella, che si è svolta l’11 dicembre al PalaPanini di Modena. La cifra finale, grazie alla generosità di tanti, è aumentata di ulteriori 2 mila euro rispetto ai 20 mila raccolti in occasione della Partita. Chiusa la raccolta fondi, il versamento all’ospedale e all’orfanotrofio è stato effettuato mercoledì 31 gennaio, nel giorno del patrono San Geminiano. E in questa occasione alcuni rappresentanti di “Un ponte Verso Betlemme”, che organizza la Partita della Stella con il Comune di Modena e Rock no War, hanno incontrato il vescovo che aveva partecipato alla serata dell’11 dicembre.

Si chiude dunque con l’ottimo risultato dei 22 mila euro raccolti la quinta edizione della manifestazione. Un risultato raggiunto anche grazie alle donazioni degli sponsor che hanno preso parte al progetto, ovvero Piacere Modena, Conad, Aceto Balsamico del Duca, Bper Banca, Gep Informatica, Domus Assistenza, Caseificio 4 Madonne, Errea Play Modena, Cantina di Carpi e Sorbara, Mollificio Modenese, Gruppo Assimoco, Galvani, Confcooperative Modena, Modena Volley, Decathlon.
I fondi raccolti arriveranno ora direttamente a Suor Imperatrice e a Suor Lucia, che gestiscono le due strutture e sono referenti dirette dei modenesi che le sostengono. Il Caritas Baby Hospital di Betlemme è l’unico ospedale pediatrico della Cisgiordania. Conta 40mila visite ogni anno e 82 posti letto, ospita e cura bambini per lo più colpiti da malattie gastrointestinali, dovute all’acqua non potabile nei campi profughi, cardio-respiratorie (conseguenza della mancanza di riscaldamento d’inverno) e malformazioni, frequenti a causa dei matrimoni di primi cugini.
Da quest’anno l’associazione “Un ponte verso Betlemme” ha deciso di donare la metà dei fondi raccolti anche all’orfanotrofio per bimbi disabili Hogar Nino Dios situato a pochi chilometri di distanza dal Baby Hospital. Anche questa struttura, gestita con amore dalle Suore del Verbo Incarnato, vive di Provvidenza e senza alcun sostentamento pubblico. Nella Casa sono accolti in via permanente bambini e ragazzi che intraprendono anche un percorso assistenziale e riabilitativo. I bambini disabili e affetti da malformazioni spesso vengono abbandonati dalle famiglie che vedono nell’handicap un disonore.

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Foto, da sinistra: l’arcivescovo Erio Castellucci quindi, per Un ponte verso Betlemme, Stefano Prampolini, Roberta Biagiarelli ed Eugenio Gollini. Foto di Luigi Ottani