“Dallo scudetto ad Auschwitz: Arpad Weisz, allenatore ebreo” è il titolo dell’incontro che si svolgerà a Mirandola, martedì 30 gennaio, presso l’aula magna Montalcini, alle ore 11. Matteo Marani, giornalista e direttore di Sky Sport, parlerà della figura del grande allenatore ebreo, sul quale ha scritto anche un libro pubblicato dall’editore Aliberti. Conduce l’incontro Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto storico di Modena. Con questa iniziativa, organizzata da Comune e Istituto storico, Mirandola intende celebrare il Giorno della Memoria, nell’80esimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali.

L’iniziativa, rivolta alle scuole secondarie di secondo grado, è a ingresso gratuito e aperta a tutta la cittadinanza. Per informazioni: Comune di Mirandola-Ufficio cultura, telefono 0535/29624 – 29782; e-mail cultura@comune.mirandola.mo.it.

Il Comune di Mirandola ha intitolato ad Arpad Weisz (nato a Solt, Ungheria, il 16 aprile 1896 e morto nel Campo di concentramento di Auschwitz, Polonia, il 31 gennaio 1944) la palestra di via 29 Maggio. Calciatore e allenatore, vinse più di tutti nella sua epoca. Fu allenatore dell’Ambrosiana Inter e del Bologna. Con l’Inter si aggiudicò il titolo nel campionato 1929/1930, il primo disputato a girone unico, mentre guidò il Bologna alla vittoria in altri due campionati nazionali (1935/1936 e 1936/1937). Coi rossoblù vinse inoltre nel 1937 a Parigi il Torneo dell’Esposizione Universale, imponendosi con un secco 4-1 sugli inglesi del Chelsea. Ancora oggi Weisz resta il più giovane allenatore ad aver vinto, a soli 34 anni, uno scudetto. Dopo le leggi razziali, in quanto ebreo, lasciò l’Italia. Visse in Francia e nei Paesi Bassi.  Fu deportato e morì nel campo di sterminio di Auschwitz. Assieme a lui persero la vita, la moglie e i due figli.