Fermato durante un posto di controllo alla circolazione stradale non è stato in grado di esibire la patente di guida e la carta di circolazione del veicolo che conduceva. In compenso è stato scaltro nel fornire le generalità del fratello in modo tale da evitare che gli arrivassero una serie di provvedimenti amministrativi conseguenti alle contravvenzioni rilevate. Era la sera del 19 agosto del 2011 quando un 52enne siciliano residente a Scandiano per tale condotta illecita è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di falsa attestazione ad un pubblico ufficiale sulla propria identità personale.

Una denuncia a cui è seguito l’iter processuale che ha visto il Tribunale Ordinario di Reggio Emilia condannare nell’ottobre del 2015 l’odierno 52enne a 8 mesi di reclusione.  La sentenza ha quindi fatto il suo corso ed è divenuta esecutiva motivo per cui l’ufficio di sorveglianza di Reggio Emilia a cui il condannato aveva fatto richiesta della misura alternativa della detenzione domiciliare dopo aver osservato tutto l’iter istruttorio ha ammesso il condannato a espiare la pena in regime di detenzione domiciliare. Il provvedimento restrittivo è quindi stato trasmesso per l’esecuzione ai carabinieri della Tenenza di Scandiano. I militari, ricevuto il provvedimento restrittivo, l’altra mattina vi davano esecuzione traendo in arresto il 52enne ristretto, dopo le formalità di rito, presso la propria abitazione per l’espiazione della pena.