Il dottor Francesco Merli, direttore dell’Ematologia del Santa Maria Nuova, è stato eletto presidente della Fondazione Italiana Linfomi (FIL). La onlus sviluppa progetti di ricerca per la cura dei linfomi, patologie che in Italia colpiscono ogni anno circa 15mila nuovi pazienti, che significa 40 nuovi casi al giorno, quasi 2 ogni ora. Nella riunione nazionale svoltasi nel mese di novembre a Brescia alle elezioni per il rinnovo biennale del Consiglio Direttivo della FIL Merli ha ottenuto 115 preferenze su 160 voti espressi, risultando il primo degli eletti. Nella prima assemblea del Consiglio Direttivo è stato quindi nominato all’unanimità futuro presidente della FIL, compito che svolgerà nel biennio 2020-2021 dopo che nel 2018-2019 fungerà da vice-presidente come da statuto della Fondazione.

 

La Fondazione Italiana Linfomi-Onlus è stata costituita il 29 Settembre 2010 come naturale evoluzione dell’Intergruppo Italiano Linfomi, che già dal 1993 operava come gruppo di cooperazione spontanea tra clinici e ricercatori italiani impegnati nello studio e nella terapia dei linfomi. Conta oggi più di 150 centri distribuiti sul territorio nazionale, 11 Commissioni scientifiche multidisciplinari (onco-ematologi, anatomopatologi, biologi, medici nucleari, radioterapisti, radiologi, dermatologi) e più di 700 soci tra medici, biologi e ricercatori che operano per ideare nuovi protocolli di ricerca e attivarli.

 

Merli è a capo della struttura complessa di Ematologia dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia dall’ottobre del 2009. Dal 2006 è responsabile del Progetto Aziendale “Linfocare” finanziato dalla Fondazione Maramotti che promuove la ricerca sui linfomi all’interno dell’Arcispedale. Il progetto è stato di recente rifinanziato fino al 2021. Il dirigente medico, presidente del Grade, è membro del Consiglio Direttivo della FIL dal 2014, coordinatore della Commissione “Linfomi dell’Anziano” dal 2014 al 2017 e principal investigator di numerosi studi sui pazienti con età superiore ai 65 anni (che costituiscono più della metà dei pazienti affetti da linfoma). Per la FIL ha ideato e realizzato a Reggio Emilia la prima edizione di “The young side of lymphoma”, convegno i cui docenti sono i migliori ricercatori italiani under 40, rivolto a colleghi pari età. Tale iniziativa annuale è diventata itinerante sul territorio nazionale.

 

La mission della FIL è quella di migliorare la diagnosi e le terapie per la cura dei linfomi e costituire la base scientifica e organizzativa attraverso la creazione di una linea comune e condivisa tra tutti i centri Italiani impegnati nella ricerca in questo settore. Dalla sua nascita a oggi la FIL ha condotto o collaborato alla conduzione di circa 50 studi clinici no profit e indipendenti, coinvolgendo i centri ematologici e onco ematologici distribuiti su tutto il territorio nazionale. In media ogni anno pubblica una ventina di lavori scientifici su riviste di alto livello; alcuni di essi costituiscono dei veri e propri punti di riferimento per l’approccio dei linfomi a livello mondiale. La FIL collabora anche con gruppi cooperatori internazionali con gli stessi obiettivi di ricerca e sviluppa iniziative di tipo informativo per migliorare la conoscenza di tali malattie e aiutare pazienti e parenti ad affrontarle al meglio. Promuove proposte di carattere formativo per il personale sanitario e per i ricercatori tramite erogazione di borse di studio, attivazione di percorsi universitari e convegni in materia di linfomi.