“La sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato del 20 dicembre 2017, ha negato il diritto ai diplomati magistrali prima del 2001-2002 ad essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento (GAE), di fatto ribaltando i precedenti orientamenti giurisdizionali.
Questo giudizio inaspettato e sorprendente, avrà conseguenze dirompenti per migliaia di docenti inseriti nelle graduatorie ma anche per coloro che nel frattempo sono stati immessi
in ruolo. Un danno enorme per le persone direttamente coinvolte e per la continuità didattica di quest’anno scolastico.
Tale decisione, infatti, comporterà il licenziamento per coloro che erano già stati assunti con contratto a tempo indeterminato (molti dei quali hanno già superato l’anno di prova) e la mancata assunzione per altri migliaia di lavoratori.
Uno scenario di inquietante incertezza che riguarda anche altri aspetti contrattuali come l’accesso alla NASPI, la corresponsione del bonus premiale e formazione già erogati, ecc…
Se siamo arrivati a questo punto, la responsabilità è di chi non ha mai voluto prendere una decisione per individuare una soluzione al problema, come più volte denunciato dai sindacati.
Per le OO.SS. la soluzione di questa vicenda che si trascina da almeno 3 anni, non può che essere politica. Soluzione sulla quale ci eravamo già spesi in passato, senza alcun risultato”.

Le OO.SS. FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola regionali, in attesa di conoscere gli esiti dell’incontro con il Ministero previsto per il giorno 4 gennaio prossimo, chiedono un incontro urgente al Direttore dell’ufficio scolastico regionale, per valutare le conseguenze della sentenza in Emilia Romagna, rappresentare la preoccupazione di migliaia di lavoratori che vedono compromesse in modo imprevisto le proprie aspettative di vita, ragionare per quanto di propria competenza sulle possibili soluzioni al caos che si presenterà nelle scuole alla ripresa delle lezioni.