A Capodanno in tutto il centro storico è vietato far esplodere petardi, articoli pirotecnici o fuochi d’artificio di qualunque genere, ad eccezione di quelli ad esclusivo effetto luminoso. In caso di assembramento spontaneo di persone, il divieto interessa anche il resto del territorio cittadino dove, in ogni caso, lo scoppio dei petardi non deve produrre disturbo, danno o molestia a persone o animali, né conseguenze di qualsiasi genere sugli spazi pubblici.

Le limitazioni saranno in vigore per due giorni, dalla mezzanotte del 30 dicembre 2017 alla mezzanotte dell’1 gennaio 2018.
Lo stabilisce l’ordinanza in materia di sicurezza urbana, urgente e contingibile, del Comune di Modena, per contrastare i rischi derivanti dall’uso di giochi pirici nel corso di manifestazioni autorizzate e assembramenti spontanei in concomitanza con i festeggiamenti per il nuovo anno. L’ordinanza impegna anche i proprietari di animali d’affezione a vigilare e attivarsi affinché il disagio determinato dagli scoppi non porti gli animali alla fuga esponendoli al rischio di smarrimento o investimento.

Nello stesso perimetro del centro, circoscritto da viale Vittorio Veneto, viale Molza, viale Monte Kosica, viale Crispi, piazzale Natale Bruni, viale Caduti in Guerra, viale Rimembranze, piazzale Risorgimento, dalle 18 del 31 dicembre alle 12 dell’1 gennaio è inoltre vietato vendere per asporto e somministrazione bevande in contenitori di vetro o lattine, come stabilisce una seconda ordinanza firmata dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.
Esercenti di pubblici esercizi, esercizi commerciali, attività di commercio su area pubblica, attività artigianali del settore alimentare, circoli e altri punti di ristoro situati in centro dovranno quindi sostituire la vendita in contenitori di vetro con quelli di altro materiale ammesso dalla normativa sanitaria, ad esclusione della somministrazione al tavolo durante il pasto, che potrà invece avvenire tramite contenitori di vetro.

Il provvedimento, che estende e integra quanto previsto in materia dal Regolamento di Polizia Urbana, è dettato da motivi di ordine e sicurezza pubblica, a tutela della pubblica incolumità e per prevenire possibili episodi di vandalismo e di violenza, considerando che l’utilizzo di contenitori in vetro può rivelarsi fonte di pericolo, soprattutto dove vi è concentrazione di pubblico, come la notte di S. Silvestro in centro. Le violazioni andranno incontro alla sanzione prevista dall’art. 42 del Regolamento di Polizia Urbana (154 euro).

Salvaguardare la pubblica incolumità e la sicurezza urbana, prevenendo comportamenti che possono arrecare danni o disagio a persone e animali, soprattutto in situazioni di affollamento, è anche l’obiettivo del provvedimento che vieta l’uso di articoli pirotecnici e fuochi d’artificio in centro, salvo quanto espressamente autorizzato dall’autorità di Pubblica sicurezza e dall’Amministrazione comunale. Per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa da 75 a 450 euro, oltre alla confisca dei materiali esplosivi. L’ordinanza integra le disposizioni già contenute all’articolo 8 del Regolamento di Polizia urbana (che vieta sempre e comunque di eseguire giochi, tra cui lo scoppio di petardi, che possano creare disturbo alla viabilità, danno o molestia alle persone o animali o deteriorare immobili o cose) e che si prevede di integrare ulteriormente con le prossime modifiche al Regolamento, il cui iter in commissione consiliare è già iniziato.
Sul rispetto delle ordinanze, come del Regolamento, vigila la Polizia municipale che, come ogni anno, sarà dispiegata per garantire il corretto svolgimento dei festeggiamenti concentrati soprattutto in centro storico, ma per evitare comportamenti scorretti dannosi per la collettività, l’Amministrazione fa innanzitutto appello al senso di responsabilità individuale e alla sensibilità collettiva.
La Municipale, inoltre, è già al lavoro per contrastare l’eventuale immissione sul mercato di petardi ed altri giochi pirici che non dovessero rispettare gli standard costruttivi, particolarmente rigorosi, da parte dei produttori e degli esercenti, e, conseguentemente, scoraggiare anche l’immissione e la vendita illegale di prodotti contraffatti.