Prende forma e sostanza la seconda fase del Programma di riqualificazione urbana dell’Area Reggiane-Quartiere Santa Croce che, ampliato il suo perimetro, può contare ora sulla disponibilità di nuove e cospicue risorse.

Il sindaco Luca Vecchi infatti ha sottoscritto ieri a palazzo Chigi – alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni – con il segretario generale della Presidenza del Consiglio Paolo Aquilanti, la Convenzione che consente l’erogazione, da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) dei 17,8 milioni di euro ottenuti da Reggio Emilia attraverso il Bando aree urbane e periferie. Le risorse sono destinate al recupero architettonico e funzionale dei Capannoni 15 A/B/C dell’Area Reggiane e all’ambito di riqualificazione Quartiere Santa Croce. Si tratta del secondo finanziamento governativo per l’Area Reggiane-Parco Innovazione, dopo quello, per circa 10,9 milioni di euro, ottenuto attraverso il Piano nazionale Città, a cui si sono aggiunti due milioni di euro finanziati dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Documento unico di programmazione.

Dopo la realizzazione del Tecnopolo e l’avanzamento dei lavori nel Capannone 18 e a seguire nel Capannone 17 del Parco Innovazione, attraverso questo consistente finanziamento ministeriale – conseguito grazie alla capacità della città di aver fatto squadra intorno alle strategie del Comune e alla progettualità operativa della Società di trasformazione urbana Reggiane spa (il bando, infatti, è stato vinto anche grazie alla partecipazione di diversi soggetti privati) – si avvia la ‘fase due’ del Pru Reggiane-Santa Croce, volta soprattutto ad estendere la riqualificazione urbana al quartiere, ad aumentare i collegamenti tra lo stesso e il resto della città e a implementare le opportunità di insediamento nell’Area di aziende di rango internazionale.

Con i Capannoni del gruppo 15, il cui recupero architettonico e funzionale incrementa  sensibilmente l’apporto alla qualità urbana dell’Area Reggiane e di tutto il Quartiere Santa Croce – in una logica di intervento “dalla fabbrica al quartiere” – vengono dunque ricompresi gli ambiti del progetto di ‘Riuso’ temporaneo, ovvero insediamenti produttivi dismessi tra via Gioia, viale Ramazzini e via Talami per i quali si è già entrati nella fase della realizzazione effettiva, con l’affidamento degli incarichi ai progettisti, per la riqualificazione architettonica e funzionale degli edifici.

 

HANNO DETTO – “Disse Einstein che ‘ci sarà sempre una penna per scrivere il futuro, ma non ci sarà mai una gomma per cancellare il passato’ e difatti il progetto di cui parliamo oggi tocca le corde della città in un’area che non è come tante altre, perché tocca direttamente la vita di tante famiglie che alle Reggiane hanno lavorato, in questo grande spazio di fondamentale importanza per la crescita della città dal punto di vista economico, sociale e culturale del Novecento”, ha detto lo stesso sindaco Luca Vecchi presentando alla stampa i passaggi della ‘fase due’, insieme all’assessore allo Sviluppo  economico Daniele Marchi, all’amministratore delegato di Stu Reggiane spa Luca Torri e al direttore dell’Area innovazione e competitività del Comune di Reggio Emilia, Massimo Magnani.

“Poteva rimanere un’area degradata e terra di nessuno soggetta all’abbandono – ha aggiunto il sindaco – Oggi invece compiamo un ulteriore passo avanti di portata storica per Reggio in un luogo in cui si gioca un’importante scommessa per la nostra città e che riguarda il 50 per cento del comparto delle Reggiane. Il progetto esce peraltro dal perimetro delle Reggiane e tocca il quartiere di Santa Croce e la vita quotidiana di chi vive quest’area grazie a un progetto di riusco che riguarda sette capannoni privati e che, come direbbe Piano, ci permetterà di portare a compimento un’operazione di ‘rammendo’ delle periferie”.

“Il Bando aree urbane e periferie – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Marchi – ci permette di uscire dal cantiere dell’Area Reggiane per diffondere l’azione di rigenerazione nel quartiere storico di Santa Croce, attraverso una funzione espansiva e inclusiva del territorio e di realtà fragili. Alla riqualificazione urbana di luoghi pubblici o alla loro riapertura, come viale Ramazzini, si affianca un’opera rivolta a edifici che vengono riusati in maniera temporanea, con nuove funzioni e significati, dalla cultura allo sport, dall’educazione alla formazione e a servizi di welfare di comunità: oltre a un rilevante investimento per lo sviluppo sostenibile, l’economia della conoscenza e il lavoro, il Pru Reggiane-Santa Croce significa anche innovazione e rigenerazione sociale”.

“Con il nuovo finanziamento compiamo un passo in avanti di grande importanza – ha detto l’ad Torri – Oltre a Santa Croce, nella riqualificazione entrano tre Capannoni dell’Area Reggiane e, ancor prima, entrano nuovi contenuti e nuove destinazioni, in un concept tipico del Pru, quello che unisce memoria e innovazione, in un luogo denso di storia che ha profondamente innovato economia, lavoro e impresa per oltre un secolo. In particolare, nei Capannoni 15 B-C troveranno spazio fra l’altro l’Archivio storico delle Officine Reggiane, la memoria, e centri di ricerca in Circular economy e Design sostenibile, l’innovazione”.

Riguardo ai Capannoni 18 e 17, è stato spiegato che gli spazi del primo, la cui riqualificazione è in fase avanzata, sono stati già assegnati, mentri quelli del secondo, per il quale la riqualificazione sta per iniziare, è stato assegnato l’80 per cento degli spazi.

L’architetto Magnani ha illustrato alcuni aspetti di progetto della ‘fase due’, spiegando che il Capannone 15 A (una superficie di 5.600 metri quadrati) sarà destinato ad attività pubbliche o a iniziative private di intrattenimento e costituisce la connessione strutturale fra il Parco Innovazione e la vita pubblica del quartiere e della città. Saranno ricchi di verde gli spazi interni al Parco Innovazione. Nella primavera 2018 è prevista la conclusione della riqualificazione del primo lotto di piazzale Europa, che diventerà una vera piazza con funzioni pubbliche diverse e nello stesso anno è previsto l’appalto dei lavori del secondo lotto del piazzale e di viale Ramazzini per la riapertura del braccio storico (ora intercluso nell’Area Reggiane) e del passaggio a livello all’altro capo della strada (verso via Makallè).

Due collegamenti ciclopedonali rettilinei metteranno in comunicazione il piazzale con il quartiere della stazione, connettendo i quadranti ora separati e quindi superando la cesura della ferrovia: il primo si prolungherà dalla stazione al Centro internazionale Malaguzzi, il secondo dalla zona a destra della stazione da piazzale Marconi-via Turri al fronte del Capannone 15A e del Tecnopolo, quindi all’ingresso del Parco Innovazione.

PARCO INNOVAZIONE – In particolare, con i Capannoni del gruppo 15, entrano nel Pru complessivamente ulteriori 45.000 metri quadrati e la superficie complessiva del Parco Innovazione passa dagli attuali 103.000 a 148.000 metri quadrati, incrementando sensibilmente l’apporto alla qualità urbana dell’area e del quartiere: l’ambito oggetto di rigenerazione urbana da parte della stessa Stu è infatti ora pari al 50% dell’intera area delle ex Officine Reggiane.

I Capannone 15A (l’edificio parallelo alla ferrovia storica, ben visibile dalla stazione centrale, con la scritta ‘Reggiane’) e i Capannoni 15B e 15C (sistemati perpendicolarmente al primo, formando una cortina continua a est dell’area del Parco Innovazione) saranno oggetto di rigenerazione, con riqualificazione architettonica e funzionale ed ospiteranno l’archivio storico delle Officine Reggiane, l’academy aziendale di Iren e appunto nuove aziende e servizi alle imprese e alle persone.

QUARTIERE SANTA CROCE – Nell’ambito del progetto di ‘Riuso’ temporaneo Sono più di 10 i progetti specifici in cantiere, dedicati a servizi culturali, educativi, sportivi e assistenziali, nel segno della rigenerazione urbana, della coesione e dell’innovazione, che trovano spazio, oltre che nel Capannone 15A, in altri sette importanti immobili.

Si tratta degli ex Magazzini logistici di via Gioia 24 e di via Gioia 22/A, B e C, dell’ex Mangimificio Caffarri di via Gioia 4, dell’ex discoteca Maffia di viale Ramazzini 35 e dell’ex Deposito ferroviario di via Talami 7.

VIALE RAMAZZINI E IL PASSAGGIO A LIVELLO – Il quartiere è al centro dell’azione di rigenerazione anche per quanto riguarda i collegamenti con il resto della città.

Un notevole incremento degli standard di fruibilità è infatti prevista con la riqualificazione di alcune strade di Santa Croce: il tratto est di viale Ramazzini (il cosiddetto “braccio storico” interno alle ex Officine Reggiane), via Gioia, via Talami e via Veneri (tratto sud) e la riapertura del passaggio a livello di viale Ramazzini.

Proseguono intanto nei tempi stabiliti i lavori del cantiere per la riqualificazione di piazzale Europa, destinato a divenire piazza del quartiere, area di connessione fra Santa Croce e i quartieri limitrofi, ingresso al Parco Innovazione.

VOLUME DI INVESTIMENTI – Il Pru Reggiane-Santa Croce, realizzato da Stu Reggiane spa  – società costituita da Comune di Reggio Emilia ed Iren Rinnovabili – raggiunge una dimensione di investimento complessiva stimabile in 50 milioni di euro, costituita fra l’altro dal contributo richiesto al Bando aree urbane e periferie del valore di poco meno di 18 milioni di euro e dal cofinanziamento da parte di soggetti pubblici e privati per un importo di circa 29 milioni di euro: esso rappresenta  uno dei maggiori investimenti sul territorio degli ultimi decenni, funzionale ad un nuovo modello di sviluppo produttivo e tecnologico, al passo con gli hub europei.

NEI GIORNI SCORSI – La sottoscrizione della Convenzione è avvenuta a pochi giorni dall’approvazione del Consiglio comunale della Variante alla programmazione del Piano operativo comunale finalizzata all’ampliamento e all’integrazione del Programma di riqualificazione urbana (Pru) dell’area Reggiane-quartiere Santa Croce, ricomprendendo cioè i Capannoni 15 A/B/C e l’ambito di riqualificazione quartiere Santa Croce, atto necessario sul piano urbanistico e presupposto alla firma della Convenzione.

Nella stessa seduta, il Consiglio aveva approvato il Progetto di opera pubblica per la realizzazione, da parte di Stu Reggiane spa, di nuove opere di urbanizzazione a servizio delle aziende che si insedieranno già nel 2018 nel Capannone 18: un atto ‘in anticipazione’ che consente un più celere avvio degli interventi.