Nel maggio del 2010, unitamente ad altri 4 strozzini, era stato arrestato per il reato di usura. Le indagini erano partite circa un anno prima da un controllo fiscale effettuato nei confronti di un imprenditore edile di Scandiano, che aveva rivelato un giro di fatture false, ritenuto una copertura per fare fronte a prestiti a tassi di usura. Le successive indagini, rafforzate da svariati mesi di intercettazioni telefoniche, avevano quindi permesso di accertare che trovandosi in difficoltà economiche, l’imprenditore aveva chiesto e ottenuto prestiti di denaro per complessivi 100 mila euro; prestiti che venivano concessi con assegni o in contanti e prevedevano la restituzione con un interesse che variava dal 10 al 15% mensile. I prestiti, come rilevato dalle indagini, erano accompagnati da minacce e intimidazioni, che l’imprenditore avrebbe subito passivamente per il timore di ritorsioni, come dimostrato dalla totale assenza di denunce o di collaborazione alle indagini. A Reggio Emilia oltre all’odierno arrestato, peraltro finito in manette anche nella recente indagine Aemilia, erano finite in carcere anche altre 4 persone tutte originarie di Cutro.

Per questi fatti il 44enne cutrese residente a Cadelbosco Sopra  ha patteggiato la pena a due anni di reclusione scontandone buona parte in carcere in regime di arresti domiciliari. Rimanevano da espiarne 7 mesi e 27 giorni di reclusione motivo per cui, essendo nel frattempo divenuta esecutiva la sentenza di condanna, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Reggio Emilia ha emesso l’ordine di esecuzione per l’espiazione della restante pena in regime di detenzione domiciliare trasmettendo il provvedimento per l’esecuzione ai carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra nel cui comune il 44enne cutrese risiede. L’altra sera i carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra ricevuto il provvedimento restrittivo vi hanno dato esecuzione arrestando il 44enne calabrese. L’uomo veniva quindi condotto in caserma dove al termine delle formalità di rito e dopo le procedure di foto segnalamento, è stato condotto presso l’abitazione di residenza per l’espiazione della pena in regime di detenzione domiciliare.