Continueranno per tutto il mese di dicembre le iniziative di mobilitazione dei soci-lavoratori delle cooperative “Ilia D.A.” e “Work Service”, appaltatrici presso la Castelfrigo Srl di Castelnuovo Rangone. Se non si troveranno soluzioni che diano risposta ai 127 lavoratori sottoposti a procedura di licenziamento, verranno previsti anche sit-in permanenti dove si darà corso a forme di protesta non violenta come lo sciopero della fame.

Questo è quanto deciso dall’assemblea dei soci-lavoratori che si è svolta ieri mattina presso la Cgil di Modena e che ha fatto il punto su una vertenza partita lo scorso 17 ottobre e che oggi è arrivata il 31° giorno di sciopero consecutivo.

“Nel dossier presentato alle istituzioni abbiamo dimostrato che le nostre denunce certificate risalgono al 2005 – dichiara Marco Bottura della Flai/Cgil – e che il sistema delle false cooperative e delle società-scatola in questi anni si è esteso e radicato, proprio nel nostro territorio modenese. Le vittime sono prima di tutto i lavoratori – continua il sindacalista – a partire da quelli delle false cooperative. Il caso Castelfrigo dimostra che a questi lavoratori è di fatto impedito di lavorare regolarmente in società che versano regolarmente tasse e contributi, perché devono accettare i cambi di false cooperative, pena il licenziamento. Ma non solo: per loro è di fatto negato anche un ammortizzatore sociale conservativo. L’unica via d’uscita è che Castelfrigo, come ogni azienda committente, si prenda carico dei problemi generati dall’appaltatore che ha scelto”.