L’Europa unita con un obiettivo: migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. È iniziata oggi, a Parigi, la prima edizione del “Clean air Forum”, il summit promosso dalla Commissione europea per orientare le politiche e i programmi dei Paesi membri a una crescente attenzione alla lotta all’inquinamento atmosferico.

Tra gli italiani presenti, l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, che stamattina ha incontrato il commissario Ue, Karmenu Vella, l’assessore della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, l’esperto del Ministero dell’ambiente, Fabio Romeo insieme a tecnici e professionisti delle due regioni.

“L’Emilia-Romagna è in linea con la sfida europea per un’aria più pulita- afferma Gazzolo-: quella di oggi è una giornata importante per comparare le nostre azioni alle buone pratiche in campo su scala comunitaria e agire secondo un approccio integrato e azioni multilivello, come stiamo già facendo con il Piano regionale dell’aria e l’Accordo di Bacino Padano siglato lo scorso giugno a Bologna, grazie al quale, sono state condivise e uniformate, tra le quattro Regioni, azioni di contrasto all’inquinamento”.

“Alle misure strutturali e di emergenza che stiamo attuando- prosegue l’assessore-, si sta affiancando una grande azione per educare, informare e formare la popolazione alla lotta allo smog: fino al 2024 il progetto Prepair punta a promuovere nuovi stili di vita più sostenibili”.

Le attività di progetto coinvolgono 18 partner, con la Regione Emilia-Romagna capofila, e contano su un finanziamento di 17 milioni di euro, di cui 10 messi a disposizione dall’Europa.

“Puntiamo ad un vero cambio culturale- conclude Gazzolo-. Una sfida che possiamo vincere solo insieme, con la collaborazione dei cittadini e dei portatori di interesse a partire dagli operatori economici, perché abbattere le emissioni è possibile e per farlo serve il contributo di tutti”.

Stili di vita, agricoltura e mobilità: 18 partner nazionali e internazionali in rete per la lotta allo smog e all’inquinamento
Il progetto europeo Prepair (Po Regions engaged to policies of air) coinvolge 18 partner nazionali e internazionali tra cui tutte le Regioni del Bacino padano: oltre all’Emilia-Romagna, che lo coordina, ci sono Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trento, Agenzie ambientali di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Agenzia per l’ambiente della Slovenia; i Comuni di Bologna, Torino e Milano; Ervet e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.

Può contare su 17 milioni di euro, 10 dei quali messi a disposizione dall’Europa, e punta a mettere in campo strategie e azioni concrete per educare, informare e formare la popolazione alla lotta allo smog. La finalità del progetto, che si concluderà nel 2024, è promuovere stili di vita, di produzione e di consumo più sostenibili con attività di sensibilizzazione e divulgazione rivolte ad operatori pubblici, privati e alle comunità locali.

Il progetto Prepair punta alla realizzazione di una piattaforma permanente per la condivisione dei dati, il monitoraggio e la valutazione della qualità dell’aria nel Bacino padano, comprensiva anche degli effetti dell’inquinamento transfrontaliero Italia-Slovenia.

Nel settore agricoltura, prevede lo sviluppo di uno strumento comune di valutazione delle misure per ridurre le emissioni degli allevamenti; mira, inoltre, alla diffusione delle buone pratiche per l’utilizzo dei fertilizzanti, anche attraverso l’elaborazione di un sistema di assistenza agli agricoltori per limitare lo spandimento nei periodi a maggior rischio di accumulo di inquinanti in atmosfera.
Sono previste specifiche azioni di formazione indirizzate ai professionisti del settore per la progettazione, la manutenzione e il controllo degli impianti di produzione di energia a biomassa, mentre altre azioni riguardano il risparmio energetico e sono destinate a enti locali, operatori economici e cittadini.

Nel campo dei trasporti, si elaboreranno strumenti per supportare la mobilità pubblica, elettrica e ciclabile, oltre alla gestione razionale delle merci, anche attraverso l’adozione di azioni pilota e dimostrative.

Le Agenzie ambientali delle Regioni coinvolte monitoreranno costantemente e valuteranno l’efficacia delle misure realizzate, con uno scambio continuo di dati e informazioni sullo stato della qualità dell’aria. Un’analisi specifica riguarderà il trasporto transfrontaliero di inquinati tra l’Italia e la Slovenia.