Una situazione che non può essere tollerata. Per la Regione Emilia-Romagna quanto sta succedendo a Castelnuovo Rangone, nel modenese, ai lavoratori delle due cooperative che operano in appalto per l’impresa Castelfrigo e ora rischiano il licenziamento, è inaccettabile.

A parlare è l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi: “Quanto sta succedendo a Castelnuovo Rangone nel comparto delle carni non può assolutamente essere  accettato per i gravissimi riflessi che la vicenda ha sul fronte dei diritti dei lavoratori, ma anche per le industrie del settore e per l’economia di questa area. Pertanto, come istituzioni continueremo ad agire su più piani: portando avanti il lavoro sulla legalità perché tutte le azioni illecite ed illegali devono essere perseguite, anche grazie al lavoro delle Forze dell’ordine e della magistratura; chiedendo al ministero dello Sviluppo economico di svolgere il ruolo di vigilanza che gli è assegnato in materia di cooperazione  e come Regione, assieme a Provincia e Comune, stiamo già procedendo per la richiesta formale su questo caso specifico, ma non solo. Nello stesso tempo- prosegue Costi- il ministero del Lavoro deve farsi parte attiva con gli ispettorati del lavoro per verificare la fondatezza delle denunce e procedere con sollecitudine nel fare applicare le leggi in vigore”.

L’assessore sottolinea poi come sia fondamentale che il Parlamento approvi con urgenza il progetto di legge di iniziativa popolare, volto a prevenire le cooperative “spurie” e promosso dalle principali centrali cooperative. Infine, l’impegno della Regione per la convocazione del tavolo per la salvaguardia occupazionale.
“Lo convocheremo già nei prossimi giorni- spiega- con tutte le parti in causa, affinché si giunga celermente a ripristinare una situazione di rispetto dei diritti dei lavoratori e di salvaguardia dell’occupazione, come prevede il Patto per il lavoro firmato da tutte le rappresentanze datoriali e sindacali. Perché ciò accada, è necessario ristabilire corrette relazioni tra le parti evitando azioni unilaterali, come invece è accaduto per le cooperative che hanno deciso di licenziare tutti i lavoratori lasciandoli con problemi enormi. Con il Comune e la Provincia faremo il possibile e non lasceremo nulla di intentato. Nello stesso tempo si rende necessaria una riflessione profonda, da parte delle imprese del settore assieme alle associazioni datoriali, per superare affidamenti di lavoro a false cooperative che, minando i diritti dei lavoratori, minano anche la tenuta sociale ed economica di un distretto cosi importante”.

“Come Regione, con il Comune e la Provincia- conclude Costi- valuteremo assieme alle parti tutte le azioni utili e necessarie da intraprendere per porre fine a una situazione, lo ribadisco, inaccettabile”.