Sabato 4 novembre alle ore 18 alla Biblioteca Mabic è in programma un appuntamento dedicato ai grandi fotografi giapponesi, a cura di Floriano Terrano. Un incontro per immagini dedicato ai grandi nomi della fotografia giapponese come Domon Ken, Daido Moriyama, Shomei Tomatsu, Nobuyoshi Araki. Dal realismo alla fotografia d’arte, tutti hanno stampato su carta fotografica l’immagine nuda, a volte cruda, del Giappone, un paese molto diverso dall’idea che molti occidentali ne hanno.

Vita e morte, amore e dolore, si fondono insieme nelle pellicole di grandi maestri del paese della fotografia. L’incontro rientra nella rassegna di approfondimento della cultura giapponese dal titolo “Kaimami – Visioni sul Giappone in penombra”. La sede degli incontri è il Mabic, la biblioteca realizzata su progetto originale dell’architetto giapponese Arata Isozaki che unisce modernità di forme e materiali ed elementi stilistici classici dell’architettura giapponese. “Kaimami” è l’atto dello spiare dalle fessure dei pannelli scorrevoli della casa tradizionale giapponese; era una pratica diffusa tra i nobili in epoca Heian (794-1185) e anche in età successive. I nobili uomini dall’esterno spiavano le donne all’interno delle stanze delle dimore nobiliari, le ammiravano, se ne invaghivano. Un ciclo di cinque incontri per approfondire lo sguardo sul Giappone e la sua cultura, proprio come “spiare” il Sol Levante dalla fessura di un pannello scorrevole di una delle sue case tradizionali per conoscere aspetti che all’esterno raramente si mostrano.