Castelfranco Emilia si animerà con la seconda edizione di “Outer Festival”, una due giorni di musica elettronica e contaminazione culturale promossa dal Comune di Castelfranco Emilia con la direzione artistica dell’associazione culturale Laika Mvmnt e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, all’interno della rassegna musicale Castelfranco Emilia una città per suonare.

L’evento che è in cartellone il 27 e 28 ottobre, è la celebrazione dell’incontro tra diverse interpretazioni della musica elettronica e le culture che le hanno ispirate. Scopriremo suoni e colori che provengono dalla ricerca di artisti che hanno esplorato luoghi diversi, e altri che hanno immaginato mondi ancora inesplorati.

Castelfranco Emilia, storicamente luogo di confine, nonché spazio-confine tra Modena e Bologna, è nuovamente il punto di contatto tra queste diverse esperienze e, come per le diverse culture che ospita, ne innesca il confronto esaltandone ogni singola sfumatura. Grandi artisti della scena musicale internazionale si esibiranno in due luoghi simbolo dell’aggregazione sociale e della diffusione culturale: la Chiesa di San Giacomo Apostolo e il Teatro Dadà.

Un evento totalmente gratuito, unico nel suo genere, a misura di addetti ai lavori, frequentatori della scena elettronica e curiosi, che solo in questi luoghi ha senso di esistere ed esistere bene. Nella Chiesa di San Giacomo Apostolo con il dj set dai ritmi ipnotici e le atmosfere sognanti del francesce Cosmic Neman (Zombie Zombie) e il live per pianoforte e violino di Peter Broderick con il suo Grunewald registrato nell’omonima chiesa di Berlino e ora qui; e al Teatro Dadà con le texture elettroniche riproposte live con AKAI MPC2500 e tastiera dal giapponese Anchorsong e la vasta gamma di generi attraversati dal live set di Ross Tones, inglese di Bristol noto ai più come Throwing Snow.

Outer Festival non è solo musica: nel pomeriggio di sabato 28 infatti, l’artista torinese CT realizzerà su un muro adiacente il Teatro Dadà, una delle sue opere derivate da un’interpretazione originale e unica dei linguaggi classici dei graffiti, frutto di una ricerca più ampia relativa allo spazio e alle dinamiche contemporanee.

Il tutto al cospetto dei ragazzi di Officina di Castelfranco Emilia, già protagonisti nella riqualificazione di uno spazio che è stato un tempo il fulcro di una vivace realtà artistica.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.