Questa mattina, presso la sede municipale di Fiorano Modenese, il sindaco Francesco Tosi e l’assessore ai lavori pubblici Marco Biagini, hanno fatto il punto della situazione sulle manutenzioni comunali.

Per il verde pubblico, esteso su 550.000 mq., il comune spende circa 412.000 euro, più 80.000 euro per potature e arredi urbani e ha investito 50.000 euro per giochi destinati ai parchi pubblici, che saranno installati al ritorno della bella stagione, nel 2018. Si procede all’abbattimento degli alberi che possono risultare pericolosi e vengono sostituiti, con un saldo ampiamente positivo, da piantumazioni: 300 nel 2014 a Ubersetto, 280 in Via Don Minzoni nel 2015, 270 in Via Ghiarola Vecchia nel 2016.

Si è cercato di intervenire per ridurre le perdite all’acquedotto, ad esempio inserendo gradualmente forme di telecontrollo per l’irrigazione del verde pubblico, che hanno consentito un risparmio dai 196.000 euro spesi nel 2015 ai 127.000 attuali.

Al fronte degli asfalti sono stati destinati 240.000 euro più 25.000 per la segnaletica orizzontale e 55.000 per la segnaletica verticale, che hanno consentito di intervenire, oltre alla manutenzione di chiusura delle buche, ad asfaltare Via XX Settembre, un tratto di Via Ghiarola Nuova, un tratto delle Pedemontana dallo svincolo della Modena Sassuolo in direzione di Via Ghiarola Vecchia e lo svincolo di Via Canaletto. Su questo fronte si registra l’accordo con la Provincia di Modena per destinare a interventi sul territorio, la quota del 50% a lei spettanti, delle multe rilevate con l’autovelox sulla Pedemontana.

Alle manutenzioni degli edifici sono stati destinati 280.000 euro (contro i 160.000 del 2015) in gran parte utilizzati per interventi nelle scuole. L’intervento principale è stato alla scuola secondaria di primo grado Francesca Bursi, dove sono stati completati i lavori di messa in sicurezza di tutti solai, con posa di una rete metallica di sicurezza che permette di eliminare il rischio per gli utenti dovuto al possibile sfondellamento dei solai. E’ stato inoltre eseguito un rinforzo strutturale su alcuni solai del primo piano. E’ stato completato il rinnovo di tutto l’impianto di illuminazione della  palestra.  Sono state effettuate  riparazioni in centrale termica, ripristinato e sistemato l’intonaco interno, intervenuti sulla copertura.

Nelle altre scuole, secondo le necessità e le priorità, si è intervenuti sugli intonaci, sui pluviali, alle recinzioni, alle coperture.

Per la pubblica illuminazione, che al comune comporta una bolletta di 440.000 euro per i 4100 punti luce,  sono stati stanziati 90.000 euro per i lampioni e 16.000 euro per i semafori, ma si tratta di interventi per garantire la sicurezza. Infatti nelle prossime settimane uscirà un bando, con la previsione di renderlo operativo nella seconda metà del 2018, che comporta un investimento di 4 milioni di euro, per dotare tutti i lampioni di luci a led, per sostituire dove necessario i pali e i quadri, per cambiare la pubblica illuminazione in Piazza Ciro Menotti.

Il settore manutentivo sta uscendo soltanto ora da un lungo periodo di criticità, determinato dalla scarsità di personale, dalle modifiche alle normi sugli appalti, dalle complessità burocratiche e dalla situazione del patrimonio pubblico fioranese dopo cinque anni di crisi e la scelta dell’amministrazione precedente, di ridurre al minimo indispensabile gli interventi per evitare di incrementare i tributi. Si tratta perciò non soltanto di gestire il presente, ma di recuperare le cose non fatte nel passato.

Per quanto possibile tenendo conto che ogni cinque dipendenti che si licenziano o vanno in pensione, è possibile sostituirne con uno solo, dal 2014, nell’ambito di una generale riorganizzazione del personale, si è cercato di potenziare il numero di addetti nel settore tecnico; è stata strutturata con gli altri comuni del distretto la Centrale Unica di Committenza per gestire gli appalti con importo superiore ai 40.000 euro, è stata cambiata la metodologia di assegnazione dei lavori, passando dai ‘global service’ agli ‘accordo quadro’, che lasciano maggiore libertà di intervento al comune sulla base delle sue esigenze ed urgenze.