Il primo veicolo a percorrere il nuovo ponte sul Panaro a Bomporto è stato simbolicamente lo scuolabus che riportava a casa gli alunni di Ravarino in festa per l’apertura sabato 14 ottobre, del nuovo ponte sul Panaro.
All’evento, al quale hanno partecipato numerosi cittadini sia di Bomporto che di Ravarino, erano presenti Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, e i sindaci di Bomporto Alberto Borghi e di Ravarino Maurizia Rebecchi concordi nel sottolineare «l’importanza fondamentale di un’opera strategica che rende più sicuri e più snelli i collegamenti tra Bomporto e Ravarino, anche per il trasporto scolastico, tra il territorio bolognese e modenese e rappresenta una opportunità in più per l’economia della zona».
Sul ponte si circolerà regolarmente a doppio senso, anche se nei prossimi giorni, per esigenze di cantiere, il traffico potrà essere regolato temporaneamente a senso unico alternato in concomitanza con il completamento delle ultime opere di rifinitura e sulle piste ciclabili a lato della carreggiata, in vista dell’inaugurazione ufficiale dell’infrastruttura prevista l’11 novembre, in occasione della festa del patrono di Bomporto; per consentire l’ultimazione dei lavori, inoltre, lungo la strada provinciale 1 si circola con il limite massimo di 30 chilometri orari dall’incrocio con via Nuova e la provinciale 2 Panaria bassa.
Iniziati nel settembre del 2016, i lavori sono proseguiti regolarmente e l’apertura è arrivata con una giornata di anticipo rispetto al cronoprogramma.
Il vecchio ponte, danneggiato dal sisma del 2012, resta per ora percorribile dai pedoni, compatibilmente con le esigenze di cantiere, per essere demolito al termine del cantiere.
Il nuovo ponte, realizzato dalla ditta AeC di Mirandola per conto della Provincia, presenta un quadro economico di oltre quattro milioni di euro, finanziati dalla Regione con le ordinanze post sisma.
L’opera è a campata unica di 80 metri e due archi di altezza di 12 metri circa con una carreggiata larga 14 metri a due corsie e due piste ciclopedonali laterali; l’eliminazione delle pile intermedie in alveo comporterà anche un significativo miglioramento dal punto di vista idraulico.
L’imponente struttura metallica ha un peso di oltre 500 tonnellate; in luglio, dopo essere stata assemblata in un terreno attiguo, è stata trasportata sul fiume con una spettacolare operazione, impiegando uno speciale sistema di carrelli e martinetti idraulici.