“L’Amministrazione comunale di Sassuolo pensa a tutte le famiglie in difficoltà e i servizi sociali non chiudono la porta in faccia a nessuno”.

L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo, con queste parole, risponde alle dichiarazioni riportate dai quotidiani locali, del consigliere di Sassuolo 2020 Giorgio Barbieri.

“Riguardo quanto accaduto in Consiglio Comunale – prosegue l’Assessore – si è fatta un po’ di confusione mescolando un’interrogazione ed un ordine del giorno che non c’entrano nulla, l’uno con l’altro.

L’ordine del giorno che l’intero consiglio comunale, maggioranza ed opposizione, non come sostiene Barbieri la Giunta, che in consiglio non ha diritto di voto, ha deciso di non approvare era relativa alla riduzione dell’Iva per le famiglie in difficoltà: materia che, come noto, non è di competenza del consiglio comunale di Sassuolo ma dello Stato.

L’interrogazione di Barbieri – prosegue l’Assessore Vivi – riguardava, invece, i padri soli. Non è possibile bocciare un’interrogazione, ad essa si può solo rispondere ed è quello che ho fatto fornendo dati oggettivi.

Attualmente ai Servizi Sociali si sono rivolti 13 nuclei monogenitoriali composti da madri sole con figli minori in condizione di fragilità sociale e grave emergenza di cui: 26 minori coinvolti e  4  nuclei di madri sole con figli minori in uscita da percorsi di violenza intrafamiliare. Nessun nucleo familiare monogenitoriale composto da padre solo con figli minori in condizione di fragilità sociale e grave emergenza abitativa si è rivolto ai Servizi Sociali.

Confermo, quindi, che non vi è alcuna intenzione discriminatoria legata alle famiglie composte da padri soli, semplicemente non vi sono e non vi sono stati casi di emergenza abitativa di padri soli con l’affidamento di figli minori in carico al Servizio Sociale Territoriale. Al contrario risultano piuttosto ricorrenti casi di madri sole, con uno o più figli a carico, in situazione di completo abbandono da parte del padre dei minori, anche provenienti da pesanti percorsi di violenza familiare (talvolta con procedimenti penali in atto).

L’individuazione pertanto di “madri sole” all’interno dei nuclei famigliari monogenitoriali altro non è che la fotografia delle situazioni in carico al servizio sociale. Resta inteso che a fronte di un nucleo familiare costituito da un padre con figli minori, in condizione di grave fragilità sociale ed emergenza abitativa in carico ai competenti servizi socio-sanitari, sarà possibile – conclude l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Antonella Vivi –  intervenire con una progettazione specifica ed individualizzata, all’interno della più complessiva disponibilità degli alloggi destinati al “Progetto di intervento sociale urgente per nuclei familiari e singoli in condizione di grave emergenza abitativa”.