È stato arrestato dalla Polizia municipale di Modena e processato per direttissima nella mattina di oggi, venerdì 6 ottobre, un 25enne incensurato di nazionalità nigeriana, W.E.L. le iniziali, che gli operatori del Nucleo problematiche del territorio ritengono una tra le più assidue e principali figure dedite allo spaccio di stupefacenti nella zona di parco Pertini, in centro storico.

All’uomo, arrivato in Italia nel 2015 nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, non è stato rinnovato il permesso di soggiorno, poiché la Commissione territoriale competente ha respinto la sua richiesta di asilo, ma avendo egli presentato ricorso, la situazione è di fatto congelata e lo straniero rimane in Italia in attesa della decisione definitiva. Nel processo per direttissima, il Tribunale ha quindi solo convalidato l’arresto e sottoposto il nigeriano all’obbligo di firma presso la Polizia giudiziaria; rimandato il dibattimento.

“Non ho niente, guardate”: sono state queste le prime parole rivolte dallo spacciatore agli agenti che lo hanno fermato nel pomeriggio di giovedì 5 ottobre dopo averlo colto sul fatto mentre cedeva un modesto quantitativo di stupefacente a un altro straniero. L’uomo non sapeva però che gli agenti in borghese, appostati nel parco, lo stavano tenendo d’occhio e un’ora prima lo avevano visto nascondere in un cestino due involucri scuri prima di andarsi a sedere su una panchina a una ventina di metri di distanza. I pacchetti, recuperati dalla Municipale, hanno consentito di sequestrare 50 grammi di marijuana, un quantitativo ben superiore ai pochi grammi appena ceduti per qualche decina di euro, che al nigeriano avrebbe consentito guadagni notevoli nel corso della giornata.

Il 25enne evidentemente riforniva di stupefacente i piccoli spacciatori del parco, nascondendo la gran parte della droga in attesa della vendita. A confermare i sospetti della Municipale, che da tempo ha intensificato i controlli nell’area del parco, era stata anche la testimonianza di un cliente fermato giorni prima che lo aveva riconosciuto e aveva fornito indicazioni importanti sulle sue abitudini.

Nell’appartamento dove il nigeriano vive insieme ad altri richiedenti asilo, nell’ambito del programma di accoglienza, la Municipale ha sequestrato tra i suoi oggetti personali una valigia contenente addirittura 4.900 euro, tutti in banconote da 20 e 50 euro, ritenuti frutto dei traffici illeciti e cinque telefoni cellulari. Ignari di tutto gli stranieri che condividevano con lui l’appartamento, incensurati e non noti tra i frequentatori abituali del parco.