Venerdì 6 ottobre proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Politica. Istituzioni e società nelle culture dell’Occidente, ideato dal Centro Culturale. L’incontro di venerdì, il secondo del nuovo ciclo, dal titolo La politica nella polis. Teorie della giustizia e conflitto sociale nella filosofia greca classica sarà tenuto da Mauro Bonazzi, professore di Storia della filosofia antica presso l’Università di Milano.

Docente in numerose università francesi, è membro del comitato editoriale delle riviste «Études platoniciennes» e «Storia del pensiero politico». Collabora inoltre con l’inserto settimanale «La Lettura» del «Corriere della Sera». Nei suoi studi si è occupato di platonismo, scetticismo e sofistica, concentrandosi in particolare sulle teorie della giustizia tra V e IV secolo a.C. Ha tradotto diversi dialoghi platonici, i frammenti e le testimonianze dei sofisti e il trattato Sulla felicità di Plotino. Tra le sue pubblicazioni recenti: Il platonismo (Torino 2015); À la recherche des idées. Platonisme et philosophie hellénistique d’Antiochus à Plotin (Paris 2015); Con gli occhi dei Greci. Saggezza antica per tempi moderni (Roma 2016); Bios Philosophos. Philosophy in Ancient Greek Biography (a cura di, Brepols 2016); Atene, la città inquieta (Torino 2017).

Nell’Atene del V secolo tra i grandi temi in discussione, anche a livello filosofico, un posto centrale è senza dubbio riservato alla giustizia e alla legge. Diverse ragioni concorrono a spiegare tale interesse. Un ruolo decisivo è evidentemente giocato dalla nuova forma di governo democratica che ha portato al centro dell’attenzione la dimensione politica dell’esperienza umana. Tuttavia, accanto ai fattori storici – spiega Mauro Bonazzi – non bisogna trascurare l’eventuale influenza di motivi più propriamente concettuali: una causa possibile dell’interesse suscitato dal tema della giustizia va rintracciata nel fatto che in questo periodo inizia a circolare una nuova idea di giustizia, che permette di affrontare vecchi problemi in modi nuovi. Se nei secoli precedenti, infatti, l’opinione prevalente era che la giustizia fosse parte integrante dell’ordine divino, nel V secolo guadagna importanza crescente l’idea, sostenuta in particolare da Protagora, che la giustizia sia una questione eminentemente umana. La giustizia diventa così l’insieme delle regole che gli uomini stabiliscono di comune accordo per tutelare il proprio interesse collettivo e rendere possibile la vita sociale. Una tesi che non manca di suscitare veementi reazioni da parte, per esempio, di Trasimaco, Tucidide e Antifonte, secondo i quali la giustizia non è il risultato di una scelta condivisa, bensì l’imposizione dell’interesse di colui che si trova in posizione di forza. L’utile per loro non è più quello della collettività, ma di colui che detiene il potere. Viene quindi meno la possibilità stessa di una comunità coesa e armonica. La società si identifica ormai soltanto con una determinata organizzazione dei rapporti di forza.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, dove sarà accessibile gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.