“Il futuro delle attività commerciali nei centri storici? Passa anche attraverso lo sviluppo digitale”. Ne è convinta Confesercenti Area Nord, che in tema di rinascita delle zone colpite dal sisma nel 2012, oggi in fase di recupero, invita le amministrazioni comunali a sostenere questo percorso innovativo.

“Il cuore dei principali centri dell’area nord, stanno vivendo un momento di forte trasformazione: conseguenza in primo luogo della ricostruzione post-sisma e dell’evoluzione commerciale che la rete distributiva sta attraversando – riprende l’Associazione imprenditoriale – Solo alcuni anni fa il commercio nel centro storico dei paesi era molto vario; si andava dai negozi di generi alimentari, alle cartolerie, a quelli di elettrodomestici, ai fiorai, all’abbigliamento, casalinghi, etc. Oggi invece, vie e piazze dei nostri centri offrono spesso un’offerta commerciale poco varia e quasi a ‘mono prodotto’. Caratterizzata da un forte turn-over nella conduzione aziendale e con allestimenti di prodotti molto simili tra loro. Negli anni passati infatti la concorrenza sul prezzo attuata dalla grande distribuzione è stata devastante per le attività commerciali dei piccoli e medi  centri del nostro territorio, contribuendo ad impoverire di conseguenza l’offerta commerciale delle vie del centrali dei Comuni”.

“Non neghiamo che alcuni tipi di attività commerciali, nonostante tutti gli sforzi che si potranno fare per mantenerle in vita, sono destinate a scomparire – aggiunge poi Confesercenti – Proprio per questo riteniamo, occorra pensare e strutturare un progetto basato su nuove modalità di vendita. La digitalizzazione d’impresa è soprattutto un significativo cambiamento di rapporto tra consumatore e commerciante può rappresentare secondo Confesercenti almeno una delle risposte (certamente non l’unica) per offrire nuove opportunità di crescita sul mercato loro di riferimento e non solo le piccole attività commerciali. E il negoziante potrà diventare il trait d’union ed il giusto punto di raccordo tra la vendita di tipo tradizionale e la vendita a distanza”.

“Per affiancare i piccoli esercenti locali – conclude l’Associazione – che vogliono intraprendere questi percorsi d’innovazione tecnologica con nuove modalità di diversificazione delle modalità di vendita riteniamo sia utile avanzare la proposta alle Amministrazioni locali, chiedendo loro di individuare risorse specifiche che prevedano contributi a fondo perduto a sostegno delle imprese con sede nei centri storici dei nostri comuni e nelle zone a forte vocazione commerciale di vicinato”.