La Casa della Salute di via Fanti a Modena sarà intitolata al professor Gian Paolo Vecchi, geriatra e amato professionista modenese. La notizia è stata data oggi in occasione della presentazione del volume “Il placebo, i farmaci e la tazza di brodo. Gian Paolo Vecchi e la sua scuola” che ripropone l’attualità del suo pensiero e del suo progetto, non solo scientifico ma anche umano.

“Questa intitolazione – osserva Andrea Spanò, Direttore del Distretto sanitario di Modena e allievo del professor Vecchi – è sì un omaggio alla sua persona, ma anche il riconoscimento della sua profondità di analisi. Egli fu un grande anticipatore di  strumenti in uso oggi per affrontare il tema della patologia cronica. Già nel 1980 in un suo editoriale sul giornale di gerontologia scriveva quanto fosse importante la creazione di un modello assistenziale basato sulla medicina generale territoriale. L’attenzione che esprimeva verso temi come la continuità delle cure, il coinvolgimento della collettività, la creazione di una rete dei servizi, l’uso appropriato dei farmaci, sono i valori oggi al centro del nostro modello sanitario”.

La prima  Casa della Salute di Modena, il cui cantiere è in corso, sarà sede di accoglienza ed erogazione dei servizi sanitari, sociosanitari e socio assistenziali rivolti a oltre 48mila abitanti dell’area di Quartiere 2 Crocetta, San Lazzaro, Modena Est. Troveranno spazio nell’edificio lo Sportello Unico e ben 53 ambulatori tra studi dei Medici di Medicina Generale e Pediatria di Comunità, Ambulatori infermieristici, Consultorio, Diabetologia, Attività specialistiche.

Il progetto, un edificio in Classe 4 orientato al massimo risparmio energetico, è stato finanziato con fondi dello Stato e della Regione Emilia-Romagna, e rientra  negli accordi tra  Azienda USL e Comune di Modena  per la realizzazione delle sedi destinate a servizi sanitari.