Un approfondimento sui Convitti della Rinascita, i percorsi scolastici ed educativi del primo dopoguerra, pensati come strumenti di cresciti per gli ex partigiani e per le giovani generazioni che a causa del conflitto avevano perso preziosi anni formativi.

Un’esperienza focalizzata nel Nord Italia che a Reggio ha vissuto momenti importanti, come il convitto di Rivaltella, di cui si parlerà nel pomeriggio di giovedì 5 ottobre nel convegno “Le scuole della Resistenza”, in programma dalle 15.30 alle 17.30 alla sala Vetri del Centro internazionale Malaguzzi.

Dell’argomento, di nuovo al centro di ricerche e raccolta di testimonianze, ragioneranno diversi esperti, e fra loro alcuni ex convittori. La presenza darà diritto all’attestato di partecipazione.

Dopo la presentazione del direttore di Istoreco Nando Rinaldi, la parola passerà ad Angela Persici, ex presidente degli istituti pedagogici della Resistenza, per “Convitti – Scuola della Rinascita, una straordinaria esperienza di comunità scolastica organizzata su basi democratiche”.

Toccherà poi a Lia Finzi, insegnante e direttrice del Convitto “Biancotto” di Venezia, offrire le sue “Riflessioni sull’esperienza del Convitto “Biancotto” per orfani di partigiani (1947-57)”.

Maria Teresa Sega, direttrice dell’Iverser di Venezia e storica dell’esperienza del Biancotto, sarà la relatrice dell’intervento “Dalla “Repubblica dei ragazzi” al Collettivo: il Convitto Biancotto laboratorio di educazione democratica”.

Interverrà poi la vicepresidente di Istoreco Tiziana Fontanesi con le “Riflessioni sull’esperienza del “Convitto – scuola Luciano Fornaciari” per partigiani e reduci di Reggio Emilia (1945-54)”, per poi lasciare spazio ai contributi di ex-convittori reggiani e non solo.