Mercoledì 27 settembre il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ha approvato il Patto per la scuola 2017-2021. “Attraverso il rinnovo di questa intesa – ha spiegato la Presidente dell’Unione Paola Guerzoni presentandola a un uditorio affollato di personalità del mondo della scuola – ci si pone l’obiettivo principale di raggiungere livelli qualitativi sempre più alti del sistema scolastico del nostro territorio, al fine di raggiungere il successo formativo di tutti i bambini e i ragazzi. E lo facciamo mettendo a sistema tutte le azioni messe in campo da tanti soggetti, tenendo conto delle peculiarità del territorio e delle autonomie scolastiche nella logica dell’integrazione dei servizi scolastico-educativi dai primi mesi di vita all’adolescenza”.

Il Patto è stato approvato dopo un lavoro fatto di tanti incontri di confronto e redazione partecipata e dall’accoglimento di quasi tutte le osservazioni pervenute nel corso di questi dalle varie componenti: hanno collaborato fortemente i soggetti firmatari (Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi del territorio dell’Unione, Dirigenti Scolastici delle Scuole Secondarie di II° grado e, per la prima volta, i Dirigenti del C.P.I.A. e degli enti di Formazione professionale del territorio), numerosi docenti delle scuole di ogni ordine e grado che fanno parte delle Commissioni tematiche istituite nell’Accordo, tecnici e amministratori dei Settore Istruzione, i presidenti e i rappresentanti dei genitori dei vari Consigli di Istituto e la stessa seconda Commissione del Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine.

Importante novità di questa edizione del Patto è la sempre più significativa presenza nell’accordo delle scuole superiori per curare la continuità, l’orientamento, l’assolvimento dell’obbligo, il contrasto alla dispersione e l’alternanza scuola-lavoro; nuovo slancio, d’altra parte, per favorire l’integrazione, per il sostegno alle disabilità (420 sono gli alunni seguiti dal nido alle superiori), la promozione dell’agio, il contrasto alle povertà educative, la qualificazione dell’offerta formativa. Tra i protagonisti e i firmatari anche le scuole paritarie (dell’obbligo, mentre l’accordo per le scuole di infanzia private è comunque parte integrante del Patto) in modo che l’offerta educativa possa essere davvero integrata (statale, comunale e privata) nel territorio dell’Unione. Fondamentale è la logica di rete e di fiducia per elevare la qualità dell’intero sistema scolastico grazie alla collaborazione progettuale e alla qualificazione dell’offerta formativa, alla formazione congiunta, allo scambio e al supporto reciproco, alle verifiche scientifiche dei risultati raggiunti, alla ricerca di ulteriori risorse, etc.

Dopo gli interventi in rappresentanza dei dirigenti scolastici di Tiziano Mantovani e Alda Barbi e del Presidente della Fondazione CR Carpi Giuseppe Schena, sono intervenuti i consiglieri Medici (M5S), Grossi (Noi-Lista Civica), Mussini (Pd) sottolineando vari aspetti positivi e innovativi del documento in discussione. L’accordo è stato approvato dal Consiglio all’unanimità.

Presente ai lavori del Consiglio anche la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Silvia Menabue, che a margine fa notare come accordi come questi siano un unicum nel modenese, sottolinea le peculiarità di questo documento (concertazione dinamica, attenzione al territorio e alle competenze di tutti gli attori, organicità dei contenuti, importanza della firma anche di C.P.I.A. ed enti di formazione professionale per creare una ‘filiera lunga’ che punti alla qualificazione dei percorsi formativi coinvolgendo pure le aziende) che mette al centro la scuola e la qualità dell’offerta educativo-scolastica.

Si sottolinea infine anche che per l’anno in corso l’edilizia scolastica, le manutenzioni e la sicurezza degli edifici sono stati stanziati 1,9 milioni di euro, di cui oltre il 40% provenienti da risorse esterne all’ente associato; e ancora 120 mila euro per gli arredi e gli ausili per le strutture scolastiche, mentre sono oltre 2,2 i milioni dedicati all’inclusione degli alunni disabili e 640 mila euro per il sostegno alle scuole paritarie. Superano i 500 mila euro invece le risorse per i progetti di qualificazione del sistema scolastico (inclusione e promozione dell’agio, intercultura, eccellenza e qualificazione offerta, nuove tecnologie, legalità, orientamento, etc.) di cui oltre la metà ottenute, grazie a progettazioni di rete tra i firmatari del Patto, da soggetti finanziatori esterni (dell’UE, del MIUR e della Regione, e, nella maggior parte, dalla Fondazione CR Carpi e dal sistema nazionale delle Fondazioni).