Trentadue chilometri di nuovi percorsi ciclopedonali sono stati inaugurati questa mattina, nell’ambito delle iniziative della settimana europea della Mobilità sostenibile, dal sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi insieme con l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino: si tratta del lungo tratto conclusivo della Ciclovia 7, che collega Reggio Emilia, dall’abitato di Roncina, a Codemondo (2,2 chilometri) e si innesta al tratto urbano già esistente da Roncina-Bell’albero-Regina Pacis fino a viale Magenta, e il tratto Roncina-Coviolo della Greenway del torrente Modolena (un chilometro).

Questi importanti tratti ciclabili si aggiungono alla rete già presente a Reggio Emilia, che nel 2017 ha raggiunto complessivamente i 215 chilometri di estensione, a cui si aggiungono oltre 23 chilometri di greenway.

All’inaugurazione di stamattina hanno partecipato i bambini e le insegnanti della scuola comunale dell’infanzia Tondelli e della scuola materna Fism Gastinelli, entrambe di Coviolo, e l’onorevole Paolo Gandolfi.

 

HANNO DETTO – “Con questi due nuovi apporti – ha detto il sindaco Luca Vecchi – la già molto estesa rete delle nostre ciclabili ottiene integrazioni importanti. La Ciclovia 7, con il finanziamento di Regione e Comune, può dirsi quasi completata, nonostante uno stop all’attività di cantiere che è stato poi superato consentendo di realizzare un’infrastruttura di pregio, ben inserita nel contesto anche paesaggistico, protetta, che offre una sicurezza adeguata a chi la percorre. Di questo vi era assoluto bisogno, lungo la strada provinciale per Cavriago. Poi abbiamo il nuovo tratto di Greenway da Roncina a Coviolo, che è un’opportunità in più per passeggiare in campagna, svolgere attività sportive, di svago e didattiche, apprezzare il paesaggio e gli aspetti naturalistici del luogo. La Greenway si proietta verso la strada della Cavalla, che è un altro bellissimo percorso da villa Levi alla Reggia estense di Rivalta. A trarre beneficio da queste nuove infrastrutture ‘leggere’ credo sia tutta la città, le connessioni fra i suoi luoghi e persone che la abitano. In particolare coloro che vivono e frequentano le scuole nelle Ville, appunto le frazioni di Coviolo, Codemondo, Roncina, e nei quartieri a sud-ovest della città sono più vicini, meglio ‘legati’ fra loro e in grado di praticare una mobilità sostenibile sicura”.

 

“La Greenway del Modolena – ha setto l’assessore Mirko Tutino – si configura sempre più.

come un percorso analogo per localizzazione e funzioni alla Greenway del Crostolo, con finalità sportive, ricreative, di svago nel verde. Per quella del Modolena, c’è in più una stretta funzionalità con le presenze scolastiche del territorio: le scuole d’infanzia, con le quali Comune ha svolta una collaborazione proficua, e il polo di scuole superiori a Coviolo”.

Sulla Ciclovia Roncina-Codemondo, l’assessore ha sottolineato a sua volta il ‘fattore sicurezza’ che l’infrastruttura ‘in sede propria’ offre, l’opportunità di ultimare le connessioni con la rete ciclabile del comune di Cavriago e con la stessa scuola Tondelli. E in questo secondo caso vi saranno novità in tempi bevi: “Per quanto riguarda il tratto ciclabile di alcune centinaia di metri lungo via Volta, che potrà collegare la scuola Tondelli con l’innesto della ciclovia Roncina-Codemondo – ha spiegato l’assessore – il progetto e la sua realizzazione saranno inseriti nel bando Manutenzioni delle strade, che il Comune pubblicherà prossimamente”.

 

BENEFICI – Ciclovia 7 e Greenway Modolena garantiranno dunque più sicurezza sulla strada per ciclisti e pedoni e migliori connessioni tra la città e le Ville limitrofe. In particolare, infatti, la realizzazione del tratto mancante della ciclovia Reggio Emilia-Codemondo – una delle 12 ciclovie principali previste dal Biciplan del Comune di Reggio Emilia – consente di terminare l’ultima connessione mancante fra le frazioni e il centro cittadino e nel contempo di riorganizzare, sotto l’aspetto tecnico-funzionale, il corpo stradale della Strada provinciale 28, una fra le più trafficate della provincia.

La contestuale realizzazione delle due infrastrutture dedicate alla mobilità sostenibile contribuisce inoltre, in maniera significativa, alla valorizzazione della zona ovest del territorio comunale, che storicamente risulta una delle aree meno interconnesse con la città ma anche una delle più rilevanti dal punto di vista paesaggistico. Gli interventi rispondono inoltre alla necessità di diffondere l’utilizzo della bicicletta quale mezzo di trasporto primario e sostenibile, concorrenziale all’auto nei percorsi urbani, in tragitti entro i 5 chilometri di estensione, creando una rete ciclabile strategica capace di soddisfare gli spostamenti casa-lavoro-tempo libero.

I due percorsi inaugurati quest’oggi – compresi nello stesso progetto integrato –  consentono di portare a termine due delle ciclovie principali previste dal BiciPlan, anche sulla scorta delle richieste dei Consigli di Quartiere e della popolazione non solo residente, di poter usufruire di un itinerario ciclo-pedonale in grado di raggiungere la città in condizioni di sicurezza senza situazioni di promiscuità con la viabilità carrabile principale: i percorsi sono infatti in sede propria.

L’investimento complessivo per il progetto integrato ‘Ciclovia 7 e Greenway’ è di 850mila euro, di cui 350mila finanziati dal Comune e 500mila dalla Regione Emilia-Romagna.

 

GREEN WAY DEL TORRENTE MODOLENA – La Greenway collega i quartieri limitrofi di Roncina e Coviolo in direzione di Rivalta. Il nuovo tratto di ciclopedonale, della lunghezza di circa 1.000 metri, permette dunque di collegare le due ville con ambiti naturalistici di pregio e con emergenze storico-culturali di valore, come la vicina villa Levi. L’opera servirà inoltre a integrare le connessioni con la scuola dell’infanzia “Erio Tondelli”, grazie alla realizzazione in alveo di una piccola infrastruttura di connessione in pietra e legno, che impreziosisce la dotazione funzionale dell’itinerario “verde” con un luogo destinato alla progettazione educativa.

 

CICLOVIA REGGIO–CODEMONDO –  La Ciclovia 7 Reggio Emilia-Codemondo è una delle ciclovie principali previste dal BiciPlan che consente la connessione fra il centro cittadino – lungo l’asse di via Gorizia –  e l’abitato di Codemondo.

Ad oggi la ciclopedonale – che già percorre viale Magenta e via Gorizia – si interrompe ai quartieri urbani densamente abitati di Roncina, ad ovest della città: la realizzazione del tratto mancante consente appunto il collegamento con Villa Codemondo all’altezza del primo isolato storico, dove sono insediate le attività scolastiche e commerciali più importanti della frazione (percorso di  2.200 metri circa), sviluppandosi ai margini della strada provinciale 28, via Carlo Teggi, e in affaccio alla campagna orientata verso sud. La sua percorrenza sul lato sud della strada provinciale interseca gli insediamenti storici e le destinazioni pubbliche più importanti della frazione, raccordando in modo lineare l’infrastruttura ciclopedonale del capoluogo, il comparto residenziale storico di Codemondo e i più recenti insediamenti urbani.

Come previsto dal progetto preliminare, inoltre, nel secondo stralcio di lavori verrà realizzato il collegamento con il contiguo comune di Cavriago, attraverso un percorso interno alla frazione, che intersecherà i collegamenti ciclopedonali esistenti per seguire, secondo un nesso funzionale determinato dalla collocazione di nuove destinazioni pubbliche, gli itinerari ciclabili già pianificati dagli attuatori dei Piani urbanistici di trasformazione sul “quadrante” via Pigoni-Quaresimo.

Le fasi di realizzazione del tracciato hanno previsto la divisione dell’opera in stralci: uno extraurbano e due urbani, in relazione alle differenti soluzioni tecnico/costruttive adottate, definite dalla diversa conformazione fisica dei luoghi attraversati.

Il primo tratto urbano individuato è quello che corre da via Cavicchioni alla fossa Acquamarcia, a Codemondo, lungo circa 145 metri. In questo tratto è stato realizzato un percorso ciclopedonale bidirezionale sul margine sud della sede stradale (corsia direzione Reggio Emilia), di larghezza pari a 2,50 metri. Il bordo interno del percorso, rialzato rispetto alla corsia veicolare, è costituito da un elemento in granito di contenimento alla nuova sovrastruttura destinata alla circolazione ciclopedonale. Il limite esterno del percorso, allineato sul confine stradale, nei tratti in cui non è definito o materializzato dai muri di cinta delle proprietà laterali, è stato ricostruito con cordoli di contenimento prefabbricati, mentre nei punti in cui le differenze di quota erano più pronunciate, con paratie di sostegno in legno (palificata) formate da pali di legno infissi nel terreno.

Il secondo tratto urbano, di circa 220 metri, è quello che parte da via Volta e fino al cartello di “centro abitato” situato in via Gorizia. In questo caso il percorso ciclopedonale bidirezionale, rialzato rispetto alla carreggiata, si mantiene sempre sul lato sud della strada, variando la sua larghezza da 2,75 a 2,20 metri. La riduzione del corridoio si concretizza su via Gorizia, in prossimità del marciapiede esistente e sul ponte del Modolena. La separazione dalla corsia veicolare è simile a quella descritta per il tratto precedente, con l’apposizione di cordoli di contenimento in calcestruzzo, e nei punti in cui le differenze di quota sono più pronunciate, con paratie di sostegno formate da pali di legno infissi nel terreno. Contestualmente alla realizzazione del ciclopedonale, sono stati realizzati alcuni interventi migliorativi della sicurezza stradale per ciclisti e pedoni. In particolare, l’attraversamento di via Volta, nell’area di intersezione con via Teggi, viene facilitato con la realizzazione di un’isola di canalizzazione del tipo “a goccia”,  avente funzioni di isola salvagente e separazione dalle corsie.

Nel tratto a ridosso di via Volta, laddove la sovrastruttura del percorso si sviluppa fra la banchina e il ciglio inferiore della scarpata, sono invece state realizzate opere di sostegno in legno (palizzata tipo berlinese) e in cemento armato, a seconda della diversa distanza dai confini di proprietà del bordo esterno del corridoio ciclopedonale.

Infine, su via Gorizia, la lieve riprofilatura dell’andamento della carreggiata, conseguente alla ridefinizione delle traiettorie veicolari nell’area d’incrocio di via Volta, ha consentito di ricavare uno spazio utile per il passaggio ciclopedonale sia sul ponte che sul tratto di collegamento alla pista esistente, modificando rispettivamente la configurazione della banchina e il marciapiede.

Nel tratto extraurbano che corre dal centro abitato di Codemondo (fossa Acquamarcia) a via Volta, pari a 1,835 chilometri, è stato realizzato un percorso ciclopedonale bidirezionale, rialzato rispetto alla carreggiata, sul margine est della strada. La separazione dalla corsia veicolare è stata la medesima del tratto urbano, con l’abbinamento di una fascia di ciottoli di colore chiaro al bordo in elementi prefabbricati.

La larghezza del tratto è di 2,50 metri, “in affaccio”, su tutto il fronte, verso la campagna aperta: la differenza di quota fra la superficie della scarpata stradale e il bordo esterno della pista ciclopedonale, di massima non superiore a 1,60 metri, è stata risolta anche in questo tratto con la formazione di una paratia di sostegno “alla berlinese” con pali in legno.