Venerdì 29 settembre alle 18.30 nella sede dell’ex Aci (via Secchi 11 a Reggio Emilia) si inaugurerà la mostra “De Rerum Natura” dedicato alla donna selvaggia, libera e indipendente, con opere di Maddalena Artusi, Elena Balbi, Alessandra Binini, Natalia Bisbal, Alessandra Campanini, Annalisa Fanfoni, Roberta Grigolon, Greta Guidotti, Elena Iemmi, Maria Grassi, Giulia Oleari, Isabella Ravasini, Giuliano Rossi, Donatella Sassi, Sandro Tore, ognuno con il suo sentire nei confronti del femminile selvaggio e libero. Al piano superiore sarà presente la mostra “Corpo del testo” di Marzia Schenetti che si è cimentata in fotografie che raccontano storie di donne coraggiose.

“De Rerum Natura” è frutto di una collaborazione tra il Comune di Reggio Emilia e l’associazione Canossa Stone e rientra all’interno del calendario dedicato alle tematiche del femminile “Trecentosessantacinque giorni donna”, promosso dall’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, che dopo la pausa estiva riprende con appuntamenti fino a dicembre.

La mostra si inoltra in un discorso tra pittura, scultura, fotografia e installazione e propone occasioni di incontro con gli artisti che, a turno, saranno sempre presenti nei locali di via Secchi.

Stefania Ferrari scrive sul catalogo della mostra: “col femminile e la parte selvaggia di esso tutti dobbiamo fare i conti prima o poi. Negare l’esistenza dell’Anima, così come della sua Ombra, significa negare buona parte dell’essere umano: impasto, compendio, mescolanze e contemplazione di materia e spirito, corpo e pensiero”.

Il tema della donna selvaggia e indipendente viene qui portato alla luce in senso matriarcale dove il femminile prende il suo posto senza prevaricare, ma affermando il suo ruolo nel mondo in modo determinato, sapendo quello che porta. Con carica vitale sensuale, aperta, leale, mostrando quello che è forza, vitalità, slancio, pienezza, ma anche sfida, agguato, rito e a tratti prevaricazione… una guerriera sociale integra.