Agiscono all’imbrunire prendendo di mira appartamenti per furti in serie che compiono con modalità “standard: si arrampicano a grondaie e tubi del gas raggiungono i balconi anche di appartamenti posti agli ultimi piani, forzano le porte finestre entrano in casa e quindi svaligiano le abitazioni. Questo è il “profilo” dei malviventi appartenenti alle più note bande di “ladri di acrobati”, come sono conosciute nel gergo degli investigatori, che imperversano in tutto il nord Italia non risparmiando Reggio Emilia e provincia dove però sabato sera sono stati intercettati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, che hanno arrestato uno dei tre malviventi, sorpreso dentro l’appartamento preso di mira dove la donna presente, accortasi del blitz furtivo, per non subire violenze ha finto di dormire.

I carabinieri, che hanno avviato le ricerche anche dei due complici riusciti a fuggire, hanno recuperato un’auto rubata il 2 agosto scorso in provincia di Cremona, sequestrando all’interno attrezzi da scasso.

E’ stato l’eccezionale connubio tra la forte collaborazione dei cittadini e l’intensificazione del controllo del territorio esercitata dai Carabinieri reggiani proprio per contenere tali furti che ieri sera ha portato all’arresto del cittadino albanese X.R. 32enne residente a Sorbolo (PR) accusato di furto aggravato e continuato in abitazione e ricettazione dell’auto rubata in concorso con due complici in corso di identificazione riusciti a fuggire. La presenza dei ladri acrobati poco dopo le 22,00 quando un cittadino segnalava degli sconosciuti che dalla gronda di un condominio di Via Aleardi si stavano arrampicando raggiungendo i balconi degli appartamenti posti ai piani rialzati. La zona veniva raggiunta da due  pattuglie del nucleo radiomobile che, coordinate dalla centrale del Comando Provinciale di Reggio Emilia, notavano due sconosciuti che uscendo dal condominio si davano alla fuga per le vie circostanti mentre un terzo complice, che  cercava di fuggire calandosi dalla gronda, alla vista dei carabinieri ritornava dentro l’appartamento preso di mira. Mentre l’esterno veniva presidiato dai carabinieri altri militari raggiungevano l’appartamento: ad aprirli il ladro che veniva immediatamente bloccato ed arrestato. Dentro casa i carabinieri rintracciavano una donna che accortasi dei ladri si era chiusa in camera fingendo di dormire, sino a quando sono arrivati i carabinieri che l’hanno “liberata”. Durante le ricerche dei 2 complici, riusciti a fuggire, i carabinieri sotto il condominio preso di mira localizzavano l’auto del commando: una Opel Corsa rubata in provincia di Cremona con all’interno attrezzi da scasso. Oltre all’ipotesi di furto aggravato per il raid compiuto sabato notte e ricettazione per l’auto rubata contestate all’albanese arrestato sullo stesso e sui 2 complici in corso di identificazione convergono le indagini per accertare, come si ipotizza, la responsabilità degli stessi in una serie di analoghi colpi in abitazione compiuti in città e in  provincia. Al riguardo sull’autovettura e sugli strumenti da scasso sequestrati i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa che possano portare all’identificazione dei compici in quanto gli operanti hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.