“Ci auguriamo che il cambiamento di proprietà da mani italiane a mani estere non significhi lo spostamento delle fonti di approvvigionamento della materia prima a danno dei coltivatori modenesi che offrono il prodotto agricolo di più alto standard qualitativo”. 

E’ il commento del Presidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi, alla notizia che  Associated British Foods (Abf), quotato al London Stock Exchange, ha raggiunto l’accordo per l’acquisizione di Acetum Spa, principale produttore italiano di Aceto Balsamico di Modena Igp (Indicazione Geografica Protetta).

Poiché infatti il disciplinare voluto dall’Unione Europea per l’Aceto Balsamico Igp ammette l’uso di mosti provenienti da tutto il mondo – sottolinea Coldiretti Modena – l’utilizzo di prodotto agricolo estero rischia di aumentare con l’acquisizione da parte di società straniere di marchi alimentari italiani di primaria importanza.

“Nel mondo il termine “aceto balsamico” rievoca chiaramente la nostra provincia, culla anche dell’aceto Balsamico tradizionale DOP – continua Vincenzi. L’acquisizione da parte di un gruppo straniero rischia di far perdere la connotazione territoriale del prodotto per farlo finire nel mare magnum indistinto della produzione agroalimentare mondiale mettendo a repentaglio l’intero sistema economico territoriale.” Nel caso di Acetum, rileva Coldiretti Modena, preoccupa anche il fatto che la società acquirente è di un Paese che con la Brexit si è posto al di fuori dell’Unione Europea dove sono riconosciute le norme sulla denominazione d’origine.

La produzione annuale dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – ricorda Coldiretti Modena – nel 2016 ha superato i 94 milioni di litri, con il 92% del prodotto esportato in circa 120 Paesi di tutto il mondo. L’Aceto Balsamico di Modena ricorda infime Coldiretti è forse anche il prodotto italiano Igp più imitato al mondo dopo prodotti Dop come Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma.