Nel pomeriggio di sabato scorso (26 agosto), personale della Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino palermitano di 37 anni, T.M.B.. Secondo le indagini, nel primo pomeriggio del 19 maggio scorso l’uomo, armato di pistola a canna lunga e travisato con un casco da motociclista nero e un paio di occhiali, fece irruzione all’interno del supermercato MAXIDI di via Stendhal 107 a Bologna e, minacciando le due commesse presenti in quel momento all’interno, si appropriò di circa 800 euro.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile, basate sul racconto dei testimoni, hanno consentito di individuare nel giro di breve tempo lo scooter rubato utilizzato per la rapina e, grazie alla visione delle telecamere presenti sul posto, di rintracciare l’autore del furto dello scooter risultato essere un pregiudicato italiano dedito a questa tipologia di reati.

Il confronto delle immagini acquisite sul luogo del furto dello scooter con quelle acquisite sul luogo della rapina e le descrizioni date dalle vittime e dai testimoni, hanno dimostrato l’incompatibilità fisica dei due soggetti, portando ad escludere che l’uomo che aveva sottratto lo scooter fosse il rapinatore del supermercato.

Grazie alle attività investigative dei poliziotti, è stata però individuata l’abitazione dell’autore della rapina che nel corso dell’identificazione ha fornito false generalità. I controlli estesi alla cantina dell’appartamento hanno consentito di recuperare l’arma utilizzata per il colpo, risultata essere una replica giocattolo priva dei segni distintivi di cui queste ultime devono essere dotate e quindi perfettamente idonea a trarre in inganno le potenziali vittime, il casco da motociclista e alcuni capi di abbigliamento corrispondenti a quelli utilizzati dal malvivente nel corso della rapina.

Tutti gli oggetti pertinenti la rapina sono stati sequestrati mentre il cittadino palermitano è stato, dapprima, tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per furto emessa dalla Procura della Repubblica di Novara ed indagato per false attestazioni ad un Pubblico Ufficiale e in seguito alle risultanze investigative raccolte dalla Squadra Mobile, tratto in arresto per il reato di rapina aggravata commessa con armi da persona travisata.

Ora il palermitano è stato associato presso la Casa Circondariale di Palermo.