Ieri verso le 13.30, personale della Polizia di Stato in servizio di vigilanza alla Prefettura udiva delle urla provenire dalla strada e vedeva tramite telecamera di sorveglianza un uomo prostrato a terra davanti al portone di ingresso della Prefettura, lato via San Pietro Martire, in mezzo alla pubblica via nel classico atteggiamento di preghiera usato dai fedeli islamici.

Mentre l’agente si apprestava ad uscire in strada per verificare l’accaduto l’uomo, sferrando un violento calcio al portone, riusciva ad aprirlo e inveendo nei confronti del poliziotto urlava in lingua italiana: “MERDA! VAFFANCULO, IO AMO ALLAH”, “VOI SIETE DEI DIAVOLI  E IO AMMAZZO TUTTI I DIAVOLI”.

L’uomo, cittadino marocchino di anni 36, per il suo stato di agitazione dovuto anche alla presumibile assunzione di bevande alcoliche, veniva accompagnato con un’ambulanza al Pronto Soccorso dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, vigilato da personale delle Volanti della Questura di Reggio Emilia intervenuto sul posto al quale si rivolgeva con frasi sconnesse dicendo, tra l’altro, “ALLAH AKBAR”.

Dalle prime indagini svolte dalla DIGOS è stato accertato che a suo carico risultava un arresto effettuato per reati inerenti gli stupefacenti e una denuncia per porto di armi e strumenti atti ad offendere. Il marocchino era già stato espulso quattro volte dal territorio nazionale con provvedimenti disposti dal Questore Isabella Fusiello, da ultimo il 21 agosto corrente.

Dopo le visite mediche il giovane è stato dimesso dal Pronto Soccorso con una breve prognosi per alterazioni del comportamento in abuso etilico.

Vista la pericolosità sociale del soggetto desunta dai precedenti di polizia e il comportamento violento e minaccioso tenuto, che lascia denotare una deriva fondamentalista (associando il personale di Polizia e alcuni passanti ai diavoli che lui avrebbe ucciso) è stato immediatamente accompagnato da personale dell’Ufficio Immigrazione al C.I.E. di Torino in attesa dell’espulsione dal Territorio Nazionale.

Nella tarda serata di ieri gli uomini della DIGOS hanno effettuato la perquisizione domiciliare nell’abitazione di alcuni conoscenti, risultati estranei ai fatti in argomento, che lo hanno ospitato negli ultimi tempi al fine di rinvenire e sequestrare armi o esplosivi illegalmente detenuti, con esito negativo.

Il marocchino sarà denunciato all’Autorità giudiziaria per minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento.