L’ossessione che la moglie potesse avere un’altra relazione l’ha portato negli ultimi mesi a macchiarsi di una serie di gravi e reiterate condotte vessatorie nei confronti della moglie, una operaia 33enne, che per mesi subiva offese, pesanti minacce e per ultimo violenze anche davanti al figlio piccolo della coppia. L’ultima, solo in ordine cronologico, vicenda di violenza nei confronti di una donna è culminata ieri con l’arresto da parte dei Carabinieri della stazione di San Polo d’Enza di un operaio 40enne, abitante in val d’Enza, ristretto a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali . La donna, ricorsa alle cure mediche è stata dimessa con una prima prognosi di 7 giorni per le lesioni riportate agli arti a seguito della condotta violenta dell’uomo compiuta davanti al loro bambino. Oltre a non risultare nel passato risultano interventi dei carabinieri per delle liti la stessa donna non ha mai avuto la forza di raccontare e denunciare le continue minacce, offese e percosse per paura. Ieri mattina sbattuta con il figlio fuori casa, dopo l’ennesimo episodio, ha trovato la forza di chiamare i carabinieri raccontando quanto subiva da anni.

Nel dettaglio intorno alle 10.30 di ieri mattina i carabinieri di San Polo d’Enza intervenivano presso una privata abitazione della Val d’Enza  dove una donna aveva richiesto l’intervento per l’ennesima aggressione da parte del marito. Giunti sul posto i carabinieri trovavano la donna nel cortile di casa, unitamente al bambino. La stessa, che si appariva frustrata ed impaurita, evidenziava evidenti ematomi al braccio sx che le aveva causato il marito. Entrati in casa i carabinieri individuavano l’uomo che per nulla ravveduto per la condotta violenta tenuta poco prima (usando violenza sulla moglie l’aveva sbattuta fuori casa con il figlio), sostenendo essere certo che lo tradisse aveva deciso di sbatterla fuori di casa. Nonostante la presenza dei militari l’uomo continuava ad offendere pesantemente la donna con le peggiori aggettivazioni minacciandola pesantemente di morte qualora avesse chiamato nuovamente i carabinieri. Data la situazione i militari conducevano l’uomo in caserma mentre la donna veniva condotta in ospedale per le cure del caso, venendo dimessa con una prognosi di 7 giorni per gli ematomi riportati a causa delle violenze subite. Nel corso dello sviluppo degli accertamenti i carabinieri di San Polo d’Enza accertavano che l’episodio dell’intervento non era l’unico e che la donna da diversi mesi subiva le vessazioni del marito. Oltre alla denuncia della vittima che ha ripercorso nel dettaglio i maltrattamenti subiti da tempo i carabinieri hanno raccolto ulteriori elementi suffraganti quanto riferito in denuncia tra cui importanti testimonianze che confermavano il quadro indiziario emerso a carico dell’uomo che alla luce dei fatti veniva tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.