E’ operativa da tempo la Commissione di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo a Castelfranco Emilia, uno dei pochi Comuni della provincia di Modena ad istituirla già nel 2015, con l’obiettivo di investire nella prevenzione e di elevare il livello di sicurezza delle numerose manifestazioni che si svolgono sul territorio comunale.

La Commissione è composta dal Sindaco o da un suo delegato che la presiede, dal Comandante della Polizia Municipale, da un dirigente medico dell’organo sanitario pubblico, dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale o da un suo delegato; dal Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco o da un suo delegato e da un esperto in elettrotecnica. La Commissione viene allargata ad altri servizi in base al progetto da analizzare quando la manifestazione  comporta aspetti particolari, come ad esempio la presenza di animali.

Le associazioni vengono accompagnate in questo percorso dal servizio Coordinamento Eventi dell’Amministrazione comunale guidato dalla responsabile Milva Motta e da Claudia Grandi, che in collaborazione con il servizio tecnico, garantisce un supporto concreto, in particolare nella redazione della documentazione, sia nella fase progettuale sia nella fase dello svolgimento della manifestazione.

La Commissione Pubblico Spettacolo ha quindi una funzione di controllo ma soprattutto di indirizzo e di educazione sui temi della sicurezza, a maggior ragione dopo le ultime disposizioni in materia emanate dal Ministero degli Interni e dal Capo della Polizia. Proprio grazie al lavoro della Commissione, queste disposizioni possono trovare immediata applicabilità sul territorio di Castelfranco Emilia permettendo così l’effettuarsi di tutte le iniziative a favore della comunità.

“Di certo è un sacrificio da parte di tutti ma anche una ferma e concreta risposta alla paura – spiega l’Assessore con delega alla Promozione Territoriale Giovanni Gargano – rimane imprescindibile che se vogliamo davvero che la sicurezza non rimanga un’ipotesi di scuola, dobbiamo mettere in campo strumenti come questi, per condizionare positivamente  le scelte delle persone in termini di educazione e mentalità. Di certo è un ottimo presidio sia a tutela degli organizzatori sia di tutti gli avventori alle singole manifestazioni senza distinzione numerica dei partecipanti. Abbiamo infatti avuto esempi che purtroppo non è il numero di persone a porre il discrimine alla sicurezza, ma sono il contesto e tanti altri fattori a condizionare il giudizio della Commissione nella valutazione del rischio di ogni singola iniziativa”.