“Clandestini senza fissa dimora o stranieri irregolari che si dividono la città per controllare e governare lo spaccio. Ciò che è successo in prima serata in un tratto di strada così frequentato come via Radici in Piano ieri, è gravissimo. Sia perché si tratta di un omicidio efferato ma anche perché commesso da un soggetto che da tempo non aveva alcun diritto di essere sul suolo Italiano. Così come la sua vittima. Un clandestino senza fissa dimora, con numerosi precedenti ma che nonostante ciò ‘lavorava’ ogni giorno a Sassuolo. Scene e situazioni pazzesche ed intollerabili. Perché non ci può arrendere all’idea che ci siano clandestini criminali che vivono ed operano, pur senza fissa dimora, sul territorio. Dove vivono? Dove alloggiano? E’ possibile che non si riesca a bloccare preventivamente la loro attività che combacia con la loro presenza?

Plaudiamo al lavoro, all’efficenza ed alla professionalità della Polizia di Stato che è riuscita a bloccare l’assassino prima che potesse fuggire. Ora ci aspettiamo che questo gravissimo fatto risvegli dal lungo torpore un’amministrazione che sotto l’aspetto della sicurezza e dell’ordine pubblico pare abbia abdicato al proprio ruolo oltre che ai propri impegni. Di fronte a fatti del genere, che denotano una presenza di clandestini ed irregolari fuori controllo serve non soltanto un’azione più incisiva rispetto ai controlli diretti, e non solo attraverso le pur importanti telecamere, ma anche una presa di posizione chiara nei confronti del governo centrale che guidato dalle sciagurate politiche del PD ci sta condannando ad un’immigrazione senza regole”.