A pochi giorni dal quarto monitoraggio semestrale sull’andamento del “Patto per il lavoro” in Emilia-Romagna, a due anni dalla firma del 2015, s’è svolta oggi un’altra riunione del tavolo regionale sull’attuazione del “Patto per il lavoro”, ovvero l’organismo che riunisce organizzazioni sindacali e datoriali, associazioni, Terzo settore, Camere di commercio, Università, Ufficio scolastico regionale, Province, Città metropolitana di Bologna  e Comuni capoluogo.

“Si sono delineate – dichiara Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna – le linee guida al fine di dare attuazione all’art. 116 della Costituzione che dovrà portare ad un confronto con il Governo Nazionale”.

Per inciso, si parla della possibilità attribuire autonomia alle Regioni virtuose e meritevoli che presentano il massimo equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio.

Stefano Bonaccini ha chiesto un incontro al Governo, per aprire un tavolo di confronto sulla proposta di ottenere per l’Emilia-Romagna una maggiore autonomia rispetto ad alcune materie di competenza, per decidere qui come spendere una parte di risorse che arrivano dallo Stato e meglio utilizzarle , concordando con lo Stato su quali materie e con quale flessibilità utilizzarle.

Il sindacato Ugl Emilia-Romagna condivide la proposta del governatore Bonaccini di aprire quattro tavoli tematici che possano essere una sorta di “fucina” di idee che potranno costituire i capisaldi della possibile e futura autonomia gestionale con accesso a risorse specifiche che è già stata richiesta dalla nostra regione nei giorni scorsi.

Le quattro aree tematiche riguardano: lavoro e formazione, impresa ricerca e innovazione, territorio e ambiente e sanità.

“Tutto ciò – prosegue Bevilacqua – , deve servire a creare la maggiore e migliore attrattività per le aziende che sono interessate ad investire nel nostro territorio, creare le più utili professionalità, portare ad una maggiore sburocratizzazione, ed infine auspichiamo una sanità di eccellenza che non debba “pesare” nelle tasche dei cittadini e con la possibilità di sostenere al meglio le famiglie numerose e le persone meno abbienti”.

“Sono certa – conclude il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua – che il percorso condiviso verso questa forma di autonomia regionale sarà foriero di buoni risultati. Inoltre, questa regione necessita di un confronto, per altro già aperto con le regioni limitrofe, al fine di trovare soluzioni su tematiche importanti, come per esempio migliorare la qualità dell’aria, anche attraverso politiche dei trasporti che privilegino il trasporto su rotaia piuttosto che su gomma”.

Proprio in tema di autonomia, lo ricordiamo, le principali regioni confinanti con l’Emilia-Romagna, ovvero: Lombardia e Veneto hanno intrapreso la strada della consultazione popolare con referendum consultivo.