Tra il 27 e il 28 luglio 2017 è stato effettuato un sondaggio archeologico a Formigine (MO), in via Trento e Trieste, di fronte a piazza Calcagnini e parallelo al lato occidentale della chiesa della confraternita di San Pietro Martire.

L’indagine, realizzata dalla ditta Mauro Librenti Archeologia sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara, rientra nell’ambito della procedura di archeologia preventiva attivata per la valutazione delle interferenze sul patrimonio archeologico, nell’ambito dello studio di fattibilità per il primo stralcio della riqualificazione del centro storico di Formigine, avviato dal Comune di Formigine, che interverrà nelle piazze Calcagnini e della Repubblica e su via Trento e Trieste.

In particolare, il sondaggio è stato effettuato per verificare le informazioni storico-archeologiche risultanti dal documento di verifica preventiva dell’interesse archeologico, redatto lo scorso marzo, nel tratto citato di via Trento e Trieste, laddove l’intervento sui sottoservizi esistenti e di nuova realizzazione richiedeva una attenta verifica della compatibilità delle attività di scavo con la presenza di evidenza archeologiche sepolte.

Il sondaggio ha effettivamente confermato la persistenza di importanti infrastrutture di epoche diversificate: è stata infatti messa in luce una lunga porzione della massicciata della Strada Ducale di Toscana, aperta fra 1766 e 1776. La massicciata si presenta molto ben conservata, intaccata lungo il lato orientale dal passaggio di sottoservizi, ed è costituita da ciottoli e pietre sbozzate di dimensioni medio-grandi, ben connessi e allettati su uno strato limoso.

Seguendo l’andamento delle reti esistenti, è stato intercettato anche un tratto delle mura meridionali del borgo fortificato, realizzate in mattoni interi legati da malta molto tenace. Le mura furono realizzate nel corso del Basso Medioevo, probabilmente nel XIV secolo, lambite a Sud dalle fosse che sono risultate colmate prima dell’apertura della Via Ducale.

A Nord delle mura, infine, sul lato interno del borgo, è venuta in luce parte della pavimentazione ad esse coeva, realizzata in ciottoli e tritume laterizio.

Sulla base delle risultanze del sondaggio sarà possibile calibrare l’intervento di riqualificazione ai fini di preservare in situ i depositi archeologici presenti nel sottosuolo.