Questa notte, tre pattuglie della Polizia Stradale, altrettanti equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e personale Medico e Sanitario della Questura di Bologna hanno effettuato un posto di controllo in Via Stalingrado sottoponendo a verifica 115 conducenti di cui 67 uomini e 48 donne.

I controlli eseguiti hanno dato quale esito 7 conducenti positivi all’alcol test di cui 3 (tre) donne una con tasso superiore a 1,5 g/l, il più alto in assoluto, e 4 uomini dei quali 2 sono risultati positivi anche al test degli stupefacenti, 1 (uno) per cannabis l’altro per cocaina.

Inoltre il personale Medico e Sanitario della Questura ha sottoposto a controllo 8 (otto) conducenti, di cui 2 (due) trovati positivi al precursore droga e quindi è scattato per loro il ritiro cautelativo della patente per 10 gg., in attesa dell’esito delle analisi di laboratorio.

Complessivamente le patenti ritirate sono state 9 (nove).

Molto attivo anche il personale del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna Orientale che ha proceduto a denunciare in stato di libertà un ventiseienne marocchino per possesso di armi ed oggetti atti ad offendere detenuti senza giustificato motivo. Lo straniero, infatti, all’atto dell’alt non ha arrestato immediatamente la marcia proseguendo la propria corsa per diversi metri. Nell’avvicinarsi al mezzo gli agenti hanno notato un comportamento strano e confusionale messo in atto sia da lui che dagli altri due passeggeri e pertanto hanno approfondito il controllo rinvenendo nel bagagliaio del veicolo n.3 coltelli, di cui 1 (uno) a serramanico lungo 14.5 cm. e 2 (due) coltelli da cucina rispettivamente di 11 cm e 21 cm.

Il cittadino Marocchino è risultato anche positivo all’accertamento per l’assunzione di sostanze stupefacenti nello specifico di cannabis.

I controlli della Polizia Stradale volti ad abbattere il fenomeno della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, anche con l’ausilio del personale medico della Questura di Bologna, saranno ancora più serrati in virtù dei risultati riscontrati sia per le conseguenze che tali condotte possono arrecare alla sicurezza della circolazione che per l’allarme sociale che destano.