Dalle attività in acqua per i bimbi con disabilità allo sport di squadra per l’integrazione dei giovani migranti; da una nuova attività di parkour ai corsi di nordic walking o di golf per gli anziani. Sono alcuni dei 37 progetti di promozione dell’attività sportiva di base presentati dalle associazioni sportive modenesi ai quali il Comune di Modena ha assegnato contributi per un totale di 59 mila 500 euro nell’ambito del bando “SporTiamo” che si è concluso lo scorso giugno.

Il bando, indirizzato ad associazioni sportive dilettantistiche, polisportive, enti di promozione sportiva, federazioni sportive e associazioni senza fini di lucro che svolgono attività nell’ambito sportivo e ricreativo, aveva l’obiettivo di potenziare lo sport di base modenese, sostenendo iniziative e progetti sul territorio comunale per trasmettere contenuti educativi e contrastare fenomeni di prevaricazione; promuovere corretti stili di vita e contrastare la sedentarietà; combattere l’abbandono sportivo precoce negli adolescenti e prevenire il disagio giovanile; ampliare le opportunità per la pratica sportiva delle persone con disabilità; rivitalizzare luoghi periferici e disagiati del tessuto urbano; diffondere la conoscenza dello sport come patrimonio collettivo.

“Siamo molto soddisfatti dell’esito del bando – commenta l’assessore allo Sport Giulio Guerzoni – poiché le tante domande indicano che la proposta è stata apprezzato. Inoltre la qualità dei progetti è davvero notevole, segno che Modena è davvero in grado di fare welfare e inclusione sociale tramite il gioco e lo sport. Per noi il sostegno alla base e alla pratica diffusa, ‘aperta a tutti’, è sempre stato la priorità e proseguiamo con questa impostazione politica, cercando di spendere al meglio le risorse che abbiamo a disposizione”.

Le 37 proposte ammesse a finanziamento (su un totale di 43 ricevute, 2 delle quali non ammesse per mancanza dei requisiti e 4 per non aver ricevuto il punteggio minimo) rispondono con modalità diverse e innovative agli obiettivi previsti nel bando. In particolare, 12 progetti sono indirizzati a persone con disabilità e utilizzano lo sport come veicolo di socializzazione, aggregazione e recupero fisico e relazionale attraverso camminate nei parchi, attività in acqua fin da piccoli, corsi di pallavolo, basket, calcio e tiro con l’arco, promossi da diverse società sportive per utenze differenziate in base all’età e alle patologie.

I progetti per i giovani utilizzano la pratica sportiva prevalentemente come elemento di inclusione e di integrazione, anche di giovani migranti appena arrivati in Italia, grazie alla sua capacità di trasmettere e far sperimentare contenuti educativi e formativi come il rispetto delle regole, dell’avversario, dei ruoli. Da evidenziare inoltre un progetto per attrezzare e avviare una nuova attività di parkour in città, con la creazione di un centro che possa essere un punto di riferimento a livello cittadino e provinciale.

Infine sono stati finanziati anche alcuni progetti per aumentare il benessere e le possibilità sociali e relazionali degli anziani: le proposte spaziano dalle camminate con la tecnica del nordic walking, a corsi gratuiti di attività motoria o golf e sono finalizzate in particolare alla prevenzione della salute e all’adozione di corretti stili di vita, dalla corretta alimentazione all’abbandono di comportamenti sedentari.