Altri guai per un 43enne di Castellarano, non nuovo a problemi con la giustizia. Venerdì scorso, i Carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dai colleghi nel Nucleo Operativo e Radiomobile di Castelnovo ne’ Monti, sono intervenuti in un’officina del luogo perché, a seguito di specifica attività investigativa correlata a reati di appropriazione indebita e truffa avvenuta nel piacentino, avevano maturato il sospetto che all’interno vi fossero custoditi alcuni motocicli provento di attività illecite.

I sospetti degli uomini dell’Arma, si sono concretizzati quando nell’officina hanno rinvenuto due motocicli ancora privi ti targa, del valore complessivo di oltre 23.000 euro, facenti parte di una lunga lista di veicoli spariti durante una spedizione. Da qui l’esatta ricostruzione dei fatti. Lo scorso mese di giugno, un’importante azienda di logista di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, affida la spedizione di 89 motocicli Yamaha ad un’azienda di trasporti di Caivano (NA) che, non avendo la possibilità in quel momento di eseguire la commessa, la passa ad una terza azienda della provincia di Reggio Emilia. Sta di fatto che gli 89 motocicli, partiti da Castel San Giovanni non sono mai arrivati a destinazione. La denuncia presentata ai Carabinieri del luogo dall’azienda di Caivano (NA) ha fornito l’input per l’avvio delle indagini che hanno condotto a anche Castellarano.

Il passo successivo, che ha consentito di chiudere il cerchio, è stato quello di risalire ai movimenti del due motocicli rinvenuti. I Carabinieri, infatti, hanno potuto accertare che i due mezzi erano stati assegnati, per le operazioni di messa in strada, all’officina di Castellarano, risultata essere del tutto estranea ai fatti, da un 43enne del luogo che, una volta ritornato in possesso delle moto avrebbe poi tentato di eseguirne l’immatricolazione. Identificato il soggetto, ai Carabinieri di Castellarano non è rimasto altro che formalizzare nei suoi confronti una denuncia in stato di libertà per il reato di ricettazione, del quale dovrà ora rispondere dinanzi all’Autorità Giudiziaria reggiana.