Si sono introdotti fraudolentemente nel cortile di un’abitazione privata per far man bassa di pluviali in rame che hanno strappato dall’alloggiamento del tetto causando danni al plesso abitativo stimati in oltre 4.000 euro. Non sono riusciti ad assicurarsi il bottino e l’impunità, in quanto i Carabinieri della stazione di Correggio li hanno sorpresi mentre cercavano di allontanarsi dopo l’ennesimo raid. Un ladro è stato fermato mentre il complice, la cui identificazione è solo questione di ore, è riuscito a darsi alla fuga agevolato dal buglio della notte.

Con l’accusa di concorso in furto aggravato i carabinieri della stazione di Correggio hanno arrestato un 40enne cittadino tunisino residente a Reggio Emilia ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

L’origine dei fatti poco dopo le 23,00 di ieri, 4 luglio, quando una pattuglia della stazione di Correggio, su input dell’operatore in servizio al 112 allertato da una cittadina che sentiva forti rumori, è intervenuta presso una privata abitazione di via Reggio per verificare cosa stesse accadendo. Giunti sul posto i militari effettivamente sentivano rumori metallici provenire dal cortile dell’abitazione. Mentre si dirigevano a pedi nel cortile scorgevano la presenza sul terreno di alcune grondaie in rame, ciascuna della lunghezza di circa 8 metri, che con tutta evidenza apparivano essere state appena rimosse dall’abitazione oggetto dell’intervento. Nel contempo percepivano il rumore dell’erba calpestata dai passi di alcuni individui. Appostatisi tra la folta vegetazione del cortile notavano l’arrivo di due sconosciuti che alla vista dei carabinieri si davano alla fuga. Uno di essi, successivamente identificato nel cittadino tunisino 40enne A.A., veniva immediatamente fermato mentre il complice riusciva a fuggire e far perdere le sue tracce nella vigna circostante, agevolato dal buio della notte. La successiva ispezione dei luoghi consentiva di accertare che i due avevano rimosso le grondaie dal tetto del garage attiguo all’abitazione risultati essere i pluviali rinvenuti nel terreno poco prima dai carabinieri.

Le indagini dei carabinieri di Correggio sono ora indirizzate a risalire a chi il rame era diretto e quindi ripercorrere la filiera del malaffare  con il fine di stroncare il fenomeno dei furti di rame che, anche nel reggiano, sta assumendo dimensioni rilevanti grazie al fiorente mercato che vede i ladri  rivendere, probabilmente a compiacenti rottamai, il rame che viene acquistato a prezzi stracciati (massimo 2 euro al chilo) per essere poi “ripulito” attraverso la immissione sul mercato “regolare” dove viene rivenduto a 8 euro al chilo.