“L’Unione europea deve rafforzare le basi della sua legittimazione e costruire una forte identità europea: può farlo aumentando la partecipazione delle Regioni nella definizione e nella attuazione delle politiche di coesione, come proiezione degli interessi dei cittadini e dei territori,”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale alle Politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi, presentando la posizione dell’Emilia-Romagna al Forum sulla Coesione, a Bruxelles.
“Per costruire una forte identità europea è necessario che le politiche dell’Europa siano decise dai suoi cittadini, cioè che si garantisca il loro coinvolgimento sia nella definizione che nell’attuazione delle politiche Ue- ha aggiunto Patrizio Bianchi-. E’ in questo contesto che entrano in gioco le Regioni, come proiezione degli interessi dei cittadini e dei territori. Rafforzando la partecipazione delle regioni e dei livelli locali nella definizione e attuazione delle politiche europee, non da ultima quella di coesione, si può garantire una maggiore vicinanza dell’Europa ai cittadini”.
Due in particolare le proposte dell’Emilia-Romagna. La prima è quella di promuovere nell’utilizzo dei fondi le aggregazioni di Regioni con linee di specializzazione simili, valorizzare le complementarietà dei sistemi per aumentare l’efficacia complessiva degli interventi e ridurre le disparità tra territori. La seconda è utilizzare la politica di coesione come strumento per garantire la coerenza e la visione d’insieme, consentendo l’utilizzo di queste risorse per supportare lo sviluppo locale e l’investimento nei territori per valorizzarne la competitività.
La Regione Emilia-Romagna ha avanzato inoltre una serie di proposte per rendere più snella la programmazione e focalizzare l’attenzione sui risultati, invece che sulle procedure. Oltre a semplificazione e maggiore flessibilità, la Regione ha chiesto una migliore comunicazione dei risultati delle politiche di coesione, proprio per aumentare le evidenze del valore aggiunto dell’Europa per i cittadini.