Partono lunedì 5 giugno a Cavezzo i lavori di consolidamento strutturale del ponte Motta, lungo la strada provinciale 468, parzialmente danneggiato dal sisma del 2012. 

L’intervento prevede il rinforzo con barre di acciaio degli archi e il consolidamento delle pile nell’alveo del fiume, attraverso micropali di sostegno; l’investimento complessivo, da parte della Provincia, è di quasi 900 mila euro. Un primo intervento di messa in sicurezza del ponte è stato effettuato nel 2013 con una spesa di 150 mila euro.

Per consentire i lavori da lunedì sul ponte si circola a senso unico alternato da lunedì 5 giugno al 30 luglio; successivamente, dal 31 luglio, il ponte sarà chiuso al traffico fino al 13 settembre, per ritornare a senso unico dal 14 settembre al 31 dicembre 2017, data prevista per la fine dei lavori.

Una volta terminato l’intervento, sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, «si ridurrà la necessità di chiudere il ponte a scopo precauzionale in caso di piena, come avvenuto, peraltro, anche nel febbraio scorso, migliorando i collegamenti con Carpi. L’opera fa parte degli interventi su ponti danneggiati da sisma, insieme ai lavori del nuovo ponte di Bomporto sul Panaro tuttora in corso».

Il sindaco di Cavezzo Lisa Luppi sottolinea che «l’intervento è stato presentato di recente ai cittadini nel corso di una assemblea pubblica dove i tecnici della Provincia hanno illustrato le diverse fasi dei lavori. Si tratta di un intervento atteso da anni per superare il problema delle frequenti chiusure invernali a causa delle piene del fiume, a beneficio anche delle realtà produttive che si sono insediate nella frazione».

I lavori, saranno eseguiti dalla ditta G.S.P. Costruzioni srl di San Cesario sul Panaro, consentiranno, infatti, di alzare di un metro il livello di chiusura in caso di piena; prevista anche l’asportazione dall’alveo del fiume di oltre cinque mila metri cubi di terreno saranno a disposizione di Aipo per interventi di messa in sicurezza degli argini del fiume Secchia in corso di progettazione.

Il progetto ha ottenuto tutti i pareri di legge, compreso quello della Soprintendenza, visto che si tratta di uno ponte storico costruito nel 1888.

Il ponte Motta fu realizzato dalla Provincia di Modena nel 1888 per favorire gli scambi agricoli-commerciali in tutta l’area, in sostituzione di un ponte di legno costruito in precedenza dal Genio militare; l’infrastruttura è lunga 94 metri con cinque campate in muratura di oltre 16 metri di luce.

 

Per i danni causati da sisma e alluvione, eseguiti lavori sui ponti provinciali per 5 milioni di €

Per il ripristino dei ponti danneggiati dal sisma la Provincia ha investito finora oltre cinque milioni e 500 mila euro, messi a disposizione soprattutto nell’ambito delle risorse per la ricostruzione; gran parte delle risorse riguardano la ricostruzione del ponte di Bomporto i cui lavori sono tuttora in corso con un costo di oltre quattro milioni.

I ponte ripristinati finora sono quelli storici di Concordia (realizzato dalla Provincia nel 1884), il ponte Pioppa a Novi di Modena, il cavalcaferrovia della linea Bologna-Verona a S.Felice sul Panaro, lungo un viadotto della tangenziale a Finale Emilia, il ponte Palata Reno a Finale Emilia, il ponte ferroviario di Mortizzuolo a Mirandola, il sottopasso ferroviario  Bologna-Verona a Quarantoli, sempre a Mirandola, il ponte Collegrana lungo la provinciale 413 a Novi di Modena e il ponte del canale diversivo Burana a Canaletto di Finale Emilia.

«Uno impegno importante – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena – sia dal punto di vista tecnico che progettuale da parte della nostra struttura a cui si aggiungono i lavori completati, sempre sui ponti danneggiati dall’alluvione».

La Provincia in questi ultimi due anni, infatti, ha effettuato interventi di ripristino e messa in sicurezza per i danni dall’alluvione sui ponti del cavo Fiumicello tra Bomporto e Camposanto,  sul Cavo Vallicella a Camposanto, a S.Felice sul Panaro lungo la provinciale 568; sul ponte del cavo Dogaro a Camposanto e sul ponte del Fosso S.Pietro a Bomporto.