Dopo la giornata di mobilitazione plurisettoriale nazionale dello scorso 31 marzo 2017, che ha visto un’altissima adesione allo sciopero e partecipazione alla manifestazione svoltasi a Roma, Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs e Uiltrasporti comunicano il proseguimento delle iniziative di lotta per dare sostegno alle nostre rivendicazioni, per il rinnovo dei Contratti nazionali dei settori delle pulizie-multiservizi e del turismo, pubblici esercizi, ristorazione collettiva e agenzie viaggio, scaduti da oltre 49 mesi.

In molte realtà dell’Emilia Romagna è già in atto il blocco della flessibilità, degli straordinari e dei supplementari e sono state programmate le 8 ore di sciopero articolate a livello territoriale con l’obiettivo di avere la più alta incisività per raggiungere il rinnovo dei contratti.

Nella giornata del 30 o del 31 maggio sciopereranno in tutte le provincie dell’Emilia Romagna, le/i lavoratrici/tori del settore delle pulizie multiservizi, mentre nei settori della ristorazione collettiva e dei pubblici esercizi si attueranno scioperi articolati tra fine maggio e i primi di giugno. Nella giornata di domenica 4/06, in tutta l’Emilia Romagna, sciopereranno gli addetti  della ristorazione veloce, autostradale e urbana (Autogrill, My Chef, Chef Express, Hermes, Sarni).

Per il proseguo della nostra battaglia, contro le aziende e le associazioni datoriali che persistono nel non rinnovare i contratti nazionali di lavoro, proponendo soluzioni irricevibili sia sul piano economico che normativo, avvieremo nuove e capillari modalità di contrasto che consisteranno nel dare vita ad una campagna straordinaria di carattere vertenziale.

Riserveremo inoltre maggiore attenzione rispetto alla correttezza delle Certificazioni SA 8000, dei Codici Etici e dei Bilanci Sociali. Siamo infatti stanchi di leggere sui siti delle aziende quanto siano corrette e attente al valore sociale del lavoro e di come siano rispettose dei propri dipendenti; parole che, ora più che mai, suonano come enunciazioni senza fondamento, spesso prodotte al solo fine di ottenere la certificazione necessaria per partecipare alle gare di concessione/appalto.

Segnaleremo altresì, in tutte le sedi, le imprese che pur chiudendo bilanci in attivo, quando si ritrovano al tavolo di trattativa continuano ad affermare che l’aumento contrattuale, stante il permanere della crisi, non è nelle loro disponibilità.

Le lavoratrici e i lavoratori di questi settori meritano rispetto e dignità! Il rinnovo dei Contratti Nazionali di lavoro è il primo e indispensabile passo per ripristinare tali condizioni.