Si sono introdotti fraudolentemente nelle pertinenze di un caseificio dismesso del capoluogo reggiano per fare razzia di materiale ferroso. Dopo aver rotto la catena, che assicurava la chiusura del cancello, a bordo di un furgone si sono introdotti nel cortile caricando nel mezzo oltre una tonnellata di ferro costituita da un centinaio di profilati in ferro depositati nell’area oggetto del blitz furtivo. Nel bel mezzo della loro attività delittuosa, i tre ladri, sono stati notati dal proprietario che, dopo aver precluso la via di fuga ai malviventi parcheggiando la sua macchina davanti al cancello, ha chiamato i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia che, subito intervenuti, hanno bloccato i tre che poco prima dell’arrivo dei carabinieri avevano scaricato il furgone gettando a terra i profilati in ferro per cercare di discolparsi. Con l’accusa di concorso in furto aggravato i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato un 34enne reggiano, 43enne nativo della provincia di Reggio Calabria e un 54enne napoletano, tutti residenti a Reggio Emilia, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. L’intervento dei militari ha consentito anche il recupero di oltre una tonnellata di ferro.

E’ accaduto ieri mattina poco dopo le 10,00 quando i carabinieri del nucleo radiomobile di Reggio Emilia, su input dell’operatore in servizio al 112 allertato da un cittadino, intervenivano in Beethoven della frazione Massenzatico di Reggio Emilia dove un imprenditore agricolo 34enne reggiano aveva segnalato un furto in atto presso lo stabile adibito a ex caseificio. Giunti sul posto i militari notavano 3 uomini che si trovavano nei pressi di un furgone Fiat Daily, in sosta nell’area cortiliva dell’ex caseificio “La Grande” da dove avevano appena scaricato gettandoli a terra un centinaio di profilati in ferro precedentemente caricati.

I carabinieri accertavano che i tre, poco prima, utilizzando delle cesoie rompevano la catena che assicurava la chiusura del cancello dell’’ex caseificio introducendosi nel cortile da dove asportavano i 100 profilati in ferro. Sorpresi dal titolare, che per impedirne la fuga parcheggiava la sua auto all’ingresso, venivano poi bloccati dai carabinieri che li arrestavano con l’accusa di furto aggravato. Tre arresti che potrebbero presto portare ad un’importante svolta nelle indagini che da tempo i carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia stanno conducendo per risalire all’intera filiera di un fenomeno, quale quello dei furti di materiale ferroso, che anche nel reggiano sta assumendo dimensioni rilevanti grazie al fiorente mercato che vede i ladri rivendere a compiacenti ricettatori, solitamente rottamai, il ferro che viene acquistato a prezzi stracciati per poi riciclarlo e immetterlo sul mercato “regolare” con guadagni di circa 4 euro al chilo.