Le patologie della tiroide nell’epoca neonatale, infantile e nell’adolescenza sono disordini endocrini comuni: i dati sono variabili, ma si stima che per alcune patologie, quali la tiroidite autoimmune, il 2,5-4,6% di bambini e adolescenti ne sia affetto.

In occasione della Settimana mondiale della Tiroide che quest’anno si celebra dal 21 al 27 maggio, la Struttura semplice di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica dell’Azienda ospedaliera Irccs Santa Maria Nuova – apre gratuitamente le porte dell’Ambulatorio di  Endocrinologia Pediatrica nella giornata di sabato 20 maggio dalle ore 9 a mezzogiorno. I genitori che hanno domande relative alla ghiandola tiroide potranno rivolgersi agli specialisti. L’ambulatorio si trova all’interno della Pediatria al piano 4 del Santa Maria Nuova, Gruppo di Salita 1, colore verde.

Gli ormoni tiroidei sono fondamentali per  la regolazione dei geni responsabili dello sviluppo neurologico, regolano il metabolismo e sono importanti per l’accrescimento.

Un eccesso (ipertiroidismo) o difetto (ipotiroidismo) della produzione degli ormoni tiroidei influisce sulla qualità della vita e sul nostro benessere. L’ipotiroidismo congenito è una delle cause più prevenibili di ritardo mentale, ma grazie allo screening neonatale e all’inizio precoce della terapia sostitutiva può essere garantita una vita normale a chi ne è affetto. L’incidenza è stimata tra 1 ogni 1400 e 1 ogni 3000 neonati. Ha prevalentemente cause genetiche, molte ancora in fase di studio. Durante l’infanzia e l’adolescenza le cause principali di ipotiroidismo e ipertiroidismo sono rappresentate in prevalenza dalla tiroidite di Hashimoto e dal morbo di Graves che riconoscono una causa autoimmune. Non sono escluse in questa fascia d’età anche rare forme di noduli e tumori tiroidei.

“Fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide – evidenzia la dottoressa Maria Elisabeth Street responsabile della struttura semplice di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica – è un adeguato apporto di iodio con la dieta. Soprattutto, pesci, crostacei, molluschi, latte e uova ne contengono, ma non a sufficienza. L’Italia è un paese iodio-carente per cui è consigliato per tutti l’utilizzo del sale iodato, in piccole quantità, sia per cucinare che per condire. E’ comunque sempre fondamentale conoscere la storia familiare di patologia tiroidea e i dubbi possono essere chiariti rivolgendosi al medico curante ed espletando un semplice dosaggio degli ormoni tiroidei nel sangue e/o un’ecografia della tiroide”. L’ Endocrinologia Pediatrica di Reggio Emilia segue oggi oltre 200 pazienti pediatrici affetti da patologie tiroidee, provenienti da dentro e fuori provincia.