Innovazione, condivisione e collaborazione tra cittadini: tre addendi che, sommati tra loro, avranno come risultato, a Formigine, un nuovo spazio: la biblioteca degli oggetti.

Una nuova forma di biblioteca, al cui interno non saranno presenti libri, cd, dvd e fumetti ma oggetti veri e propri come gli utensili della cucina, gli accessori per la prima infanzia, le attrezzature del bricolage e tante altre cose a disposizione di tutti.

Giovedì 16 maggio alle 17.30, presso la sala archivi comunale (via Unità d’Italia 26), si terrà un laboratorio partecipato, tenuto da Antonio Beraldi, fondatore di “Leila” (la prima biblioteca italiana degli oggetti con sede a Bologna) per stilare un primo rapporto su quella che sarà la nuova biblioteca.

“Il progetto vuole essere una declinazione della sharing economy sul territorio formiginese – afferma l’Assessore all’Innovazione Giorgia Bartoli – La condivisione sarà il motore di questo progetto che prenderà avvio giovedì pomeriggio, con lo scambio di idee tra comune e cittadini”.

Il percorso è partito con un questionario on line, al quale hanno risposto 185 persone nell’arco di un mese. Il 44% dei partecipanti rientra nella fascia d’età 31 – 45 anni; la maggioranza (46,1%) proviene da Formigine capoluogo. Il 67,2% di costoro non aveva mai sentito parlare di biblioteca degli oggetti ma praticamente la totalità lo ritiene utile (97,8%). Un ultimo dato importante: il 36,1% di chi ha risposto si dichiara disponibile a partecipare attivamente alla gestione e alla realizzazione della nuova “oggettoteca”.

La biblioteca degli oggetti avrà sede presso il Centro di educazione ambientale di Villa Gandini, per sottolineare l’importanza della sostenibilità ambientale del progetto: nelle nostre case, infatti, siamo pieni di oggetti che usiamo solo saltuariamente, quindi perché non condividerli anziché acquistarli? L’iscrizione all’oggettoteca sarà annuale e per essere membri e poter prendere in prestito tutti gli oggetti sarà necessario condividerne uno proprio.