Quando hanno bussato alla porta di un appartamento in via paradisi, probabilmente, pensavano di potere incontrare il loro spacciatore; ad aprire, invece, è stato un operatore della Squadra Mobile che, unitamente ad altri investigatori, stava procedendo alla perquisizione dell’appartamento.

Gli uomini della Squadra Mobile, infatti, a seguito di alcune segnalazioni, aveva intensificato il monitoraggio di via Paradisi e, in particolare, di un appartamento in uso ad un cittadino magrebino. Nella giornata di ieri gli uomini della Squadra Mobile decidevano di perquisire l’immobile; all’interno veniva rintracciato M.C., nato in Tunisia, classe 1980, pregiudicato per reati commessi, soprattutto, nella città di Padova. Nella disponibilità dello straniero venivano rinvenuti 18 grammi di cocaina in “sasso”, pronta per il confezionamento, e due “palline” monodose pronte per la cessione a terzi.

L’uomo, quindi, veniva tratto in arresto e nella giornata di oggi comparirà dinanzi al Tribunale per il processo con rito per direttissima.

La sua posizione, poi, è al vaglio dell’Ufficio Immigrazione per la specifica attività di competenza.

L’espulsione, effettiva, dei cittadini irregolari, infatti, pur essendo una procedura particolarmente complessa ed articolata, soprattutto per le difficoltà connesse alla identificazione, certa, dei soggetti ed al loro riconoscimento da parte dell’asserita nazione di provenienza, è uno dei pilastri sui cui il Questore Fusiello ha inteso fondare il contrasto e la prevenzione dei reati che destano maggiore allarme sociale quale, appunto, il traffico di stupefacente di strada.

In tale ottica nella settimana scorsa personale dell’Ufficio Immigrazione ha proceduto ad accompagnare, in Tunisia, M.M., nato a Sfax (Tunisia) classe 1980; l’uomo era stato arrestato il 20 aprile 2017 per traffico di droga da parte della Squadra Mobile; l’arresto seguiva ad altri arresti effettuati per tale tipologia di reato. Di intesa con la Procura della Repubblica di Reggio Emilia, quindi, a seguito dell’arresto venivano sollecitati gli accertamenti identificativi al Consolato Tunisino; grazie alla collaborazione di questo Ufficio si riusciva, quindi, ad identificare, compiutamente, tale soggetto che, così, poteva essere materialmente accompagnato in Tunisia. Qualora decidesse di rientrare in Italia per lui scatterà l’arresto obbligatorio.

Le procedure legate alla espulsione, curate dall’ufficio Immigrazione della Questura, rappresentano uno strumento imprescindibile per assicurare l’allontanamento dal territorio nazionale di soggetti gravati di precedenti per gravi reati ed un ottimo strumento per prevenire la nuova commissione di delitti.