Gli Ingegneri della provincia di Modena si sono riuniti nella consueta assemblea annuale, che quest’anno si è tenuta presso lo Sporting Club di Sassuolo come segno dell’attenzione della categoria ai colleghi che vivono o lavorano nel territorio provinciale.

L’assemblea annuale rappresenta un’occasione di incontro e di confronto per gli oltre 2mila professionisti modenesi iscritti all’Ordine (tra i quali figurano anche molti manager ma anche lavoratori dipendenti), il cui contributo è stato ed è tuttora determinante per lo sviluppo del tessuto economico locale. Quest’anno, poi, l’assemblea ha assunto una valenza ulteriore legata alla partnership recentemente siglata con l’Università di Modena e Reggio Emilia, grazie alla quale l’Ordine professionale trasferirà entro breve la propria sede all’interno del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” ed attiverà significative sinergie.

“L’accordo con l’Università consentirà all’Ordine degli Ingegneri di consolidare l’ottimo rapporto sinergico già avviato con l’Ateneo modenese, concretizzando iniziative che pur mantenendo un elevato contenuto scientifico e di ricerca avranno anche una forte componente operativa, volta a trasferire il sapere accademico al mondo delle professioni” ha sottolineato Augusto Gambuzzi, Presidente dell’Ordine provinciale degli Ingegneri, nel corso dell’assemblea. “Un altro importante risultato – ha detto ancora Gambuzzi – sarà quello di mettere a disposizione dei nostri iscritti e, più in generale, del mondo professionale, l’articolata e qualificata struttura di ricerca di cui dispone il Dipartimento di Ingegneria”.

Delle sinergie che potranno essere attivate da questo rapporto più stretto tra mondo accademico e mondo professionale ha parlato anche il prof. Alessandro Capra, Direttore del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, presente all’assemblea come invitato d’eccellenza. Dopo aver illustrato tempi e modalità di questo passaggio strategico per la categoria, i lavori dell’assemblea sono proseguiti: al centro del dibattito tra gli iscritti vi è stato il ruolo strategico dell’Ingegnere come promotore dell’innovazione, della diffusione e della crescita culturale in campo tecnico.

“Gli Ingegneri Civili modenesi sono in prima linea nell’emergenza sisma, nella salvaguardia dell’importante patrimonio immobiliare storico, abitativo ed industriale della provincia di Modena. Oggi però, le nuove sfide poste dall’Industria 4.0 fanno dell’Ingegnere una figura centrale, che fa da snodo tra l’innovazione in campo industriale e la produzione manifatturiera più tradizionale” ha ricordato Paolo Visentin, Segretario dell’Ordine modenese. “Nei prossimi anni – ha proseguito Visentin – l’Italia conoscerà una profonda trasformazione a livello di organizzazione dei processi industriali, dei servizi e della consulenza: per riuscire a cogliere l’essenza di questo cambiamento, la ricerca universitaria è di fondamentale importanza”.

Come è stato rilevato da parte di diversi partecipanti all’assemblea, le complesse sfide complesse per la crescita e lo sviluppo di nuove attività richiedono drastiche semplificazioni, nuove procedure e metodi inediti che solo uno scambio continuo di esperienze dirette può rendere efficace. In questo contesto si inserisce a pieno titolo il valore aggiunto che l’Ordine degli Ingegneri di Modena rappresenta per il territorio: un vero e proprio hub di esperienze teoriche ed operative.