La Riserva Regionale delle Salse di Nirano continua ad attirare non solo turisti, scolaresche e persone desiderose di immergersi in un ambiente naturale, ma soprattutto scienziati e studiosi dall’Italia e dall’estero, confermando il suo valore di ‘sito di interesse comunitario’.

Questa mattina, martedì 9 maggio 2017, si è svolta all’Ecomuseo Cà Rossa, la presentazione alla stampa del progetto di ricerca relativo al monitoraggio acustico di specie animali, utile allo studio, alla conservazione e alla valorizazzione della biodiversità nella Riserva.

Sono intervenuti il sindaco Francesco Tosi, l’assessore alle politiche ambientali Riccardo Amici, il direttore Ente Parchi Emilia Centrale Valerio Fioravanti, la prof.ssa Daniela Pezzani e il dott. Livio Favaro dell’Università di Torino, il prof. Antonio Todaro e il tesista Giovanni Goldoni dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università degli Studi di Torino si è specializzato nello studio della fauna all’interno delle aree di interesse naturalistico. In particolare, il dott. Livio Favaro dell Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina, si è dedicato allo sviluppo di sistemi per il monitoraggio acustico passivo della fauna, con l’obiettivo di sviluppare uno strumento tecnologicamente avanzato, ma non invasivo e privo di impatto ambientale, per lo studio della diversità biologica delle specie di vertebrati presenti sul territorio nazionale.

Grazie al contributo del Gruppo System e alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale e dell’Ente Parchi dell’Emilia Centrale, è possibile approfondire, dare continuità e sviluppare la metodologia adottata in uno studio precedente,  presso la Riserva Naturale Orientata delle Baragge, ubicata all’interno dello stabilimento Fiat Chrysler Automobiles di Verrone (BI), dove sono stati ottenuti risultati incoraggianti, che hanno attirato l’attenzione della comunità scientifica nazionale ed internazionale. Per farlo l’Università di Torino ha chiesto la collaborazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha altri gruppi di ricerca avviati nella Riserva Regionale delle Salse di Nirano, insostituibile laboratorio e campo di studio per gli scienziati di diverse discipline riguardanti la terra, i fenomeni del sottosuolo, la flora, la fauna.

Come è stato spiegato durante la conferenza stampa sono stati installati, in zone della Riserva dove ci siano meno possibilità di inquinamento sonoro da parte dell’uomo, strumenti per le registrazioni acustiche, non invasivi, praticamente invisibili.

I risultati saranno periodicamente valutati  per acquisire informazioni circa la presenza, l’abbondanza ed il comportamento delle specie, studiandole nel loro ambiente naturale, senza arrecare disturbo od alterazioni all’ambiente stesso. In alcuni casi è possibile arrivare sino al riconoscimento dei singoli individui presenti all’interno di un determinato territorio e confrontare il loro comportamento vocale in funzione del contesto ambientale e dei diversi livelli di pressione antropica. E’ possibile acquisire informazioni lo stato motivazionale della presenza, il contesto comportamentale, a quale ‘popolazione’, età, sesso, dimensione corporea abbiano le specie rilevate.

L’elaborazione avviene grazie alla nuova disciplina della soundscape ecology e a specifici algoritmi, resi possibili dal centro di ricerca interdipartimentale dell’Università di Torino, il Centro di Competenza sul Calcolo Scientifico.

La ricerca non ha soltanto un innovativo valore scientifico e accademico, ma consentirà a tutti una maggiore conoscenza dell’ambiente nel quale viviamo e delle sue ricchezze, da trasmettere anche attraverso il gioco. Martedì 23 maggio, a casa Corsini a Spezzano, alle ore 10, alcune classi delle scuole primarie del comune saranno coinvolte in una serie di giochi a premi, ovviamente in materiale didattico per le classi, per riconoscere le specie più significative registrate nella Riserva.