Oggi alle 15.30 i Vigili del Fuoco sono intervenuti in via Finzi a Modena dove erano segnalate alcune fessure e distacco di calcinacci dalle strutture del cavalcavia della Tangenziale Carducci. Gli operanti hanno provveduto ad una prima verifica anche con l’ausilio dell’autoscala, mentre la Polizia Stradale gestiva la viabilità.

Sul posto sono giunti i tecnici del Comune di Modena, titolare di entrambi i tratti di strada, per le verifiche più approfondite e i conseguenti provvedimenti.

Non risulta danneggiata, in base ai primi controlli la struttura portante in ferro del cavalcavia. L’episodio ha riguardato la zona dei pilastri centrali tra le due campate del cavalcavia, ma non ci sono problemi di stabilità del ponte.

Gli interventi di ripristino sono in programma già nella giornata di venerdì 5 maggio per una durata stimata in 15 giorni e consisteranno nella scarifica del cemento ammalorato e nel ripristino dello stesso, una volta effettuato il trattamento antiruggine del ferro dell’armatura del cavalcavia.

Dalle ore 9 di domani, tra le uscite 7 e 8 della tangenziale, la circolazione sarà quindi possibile su una sola carreggiata in entrambi i sensi di marcia, per consentire il ripristino dei pluviali di scolo delle acque meteoriche. In via Finzi il traffico rimarrà scorrevole con una semplice riduzione della carreggiata stradale.

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha informato il Consiglio comunale, nel corso della seduta di oggi, giovedì 4 maggio, dei sopralluoghi in corso da parte dei Vigili del Fuoco e dei tecnici comunali, con l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Giacobazzi e l’intervento di Polizia stradale e Polizia municipale per regolare la circolazione che, sulla tangenziale, non è mai stata interrotta.

Dopo la prima segnalazione relativa a un distacco di materiale edilizio, i Vigili del fuoco hanno infatti effettuato saggi su vari punti del cemento per verificare la struttura del cavalcavia e la natura del problema, provocando la caduta di calcinacci. La causa più probabilmente è la presenza di infiltrazioni e umidità che hanno provocato l’ammaloramento e l’invecchiamento del cemento copriferro.