Nel giugno 2016 veniva presentato sui quotidiani locali dal Sindaco di Maranello il progetto casa della legalità e si leggeva negli articoli di stampa che, a seguito dell’entrata in possesso da parte del Comune, di un villetta posta in via Fondo Val Grizzaga

“l’idea è fare interventi su più anni in modo da creare non solo il centro contro la violenza ma anche un parco pubblico e una casa della legalità. Creeremo un percorso che dalla villa arrivi fino al Circolo il Canarino. Qui in futuro con gli scout e i volontari per la sicurezza dovrebbe nascere un vero e proprio centro per la legalità della frazione. In questo modo li collegheremmo insieme e svilupperemmo un percorso di un chilometro e 600 metri con pannelli e bacheche in cui verranno inserite frasi celebri ispirate al concetto di legalità… Il parco vorremmo intitolarlo a Emanuela Loi (la prima poliziotta morta in servizio) mentre la casa a Francesca Morvillo (magistrato e moglie di Giovanni Falcone morta nella strage di Capaci)”.

Quando si affronta il tema della legalità, occorre fornire ai cittadini delle certezze e non delle illusioni, soprattutto se la responsabilità è in capo alle istituzioni; in mancanza di fatti concreti, il rischio è che quanto dichiarato assuma i connotati di promesse prive di serietà e convinzione e diventi una sorta di spot di propaganda politica.

Con un’interrogazione il consigliere Luca Barbolini chiede al Sindaco di Maranello di illustrare in modo dettagliato lo stato di avanzamento del progetto sulla legalità in questione, nonchè di indicare una tempistica per la sua realizzazione effettiva.

La risposta verrà data in diretta streaming il 27/04/2016 alle ore 20 circa collegandosi al sito www.comune.maranello.mo.it